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sabato 8 gennaio 2022

Tra abbaglio e ragione

 


Guardarla talvolta estasiato
afferrato dalla vertigine dei sensi
abbagliato come
dal blu cobalto del mare
puntinato di stelle
o il rosso cocente del sole.
Bella pareva come sirena di mare.
Della dolcezza di corde di cetra
risuonava la voce
civettava in onde gioiose.
La pelle trasparente
vibrava dei colori del mare
all'alba, al tramonto
talvolta colore ambrato aveva
della luna.
Ma poi capitava di leggerle
nello sguardo l'ombra del vento
che andava veniva
in guizzi di fulmine negli occhi,
tra le ciglia
luci e ombre incerte d'inganno.
E poi... quell'aria strana
fra le pieghe di un sorriso spento.
Cos'era?
Tra abbaglio e ragione
scoprirle le spalle, i seni
avidamente cercarne il cuore
le segrete dell'anima.
La pioggia scendeva stanca
la luce si fece avara e alfine la trovò
ma che delusione penetrare
l'aridità di un deserto di sale!

Stefania Pellegrini ©
(Pubblicata su rivista "Euterpe")

sabato 29 maggio 2021

Come la luce

 

Lo vidi venire a me
come la luce
che il primo mattino
rompe il buio della notte
e spazza via le ombre.
Quale bagliore infuocò
l'attimo.
La grazia sciolse remore,
la passione
s'aprì al cuore mio.
Vestì i giorni miei
di un fascino
avvolgente, prorompente.
Fu gemma fragile
da proteggere, amare,
poi onda impetuosa
frangente di scogli
e riflusso di mare
quando carezza la sabbia.
Fu granello gelosamente
custodito nella mano.
Brezza marina sul mio corpo,
audace, leggera.
Fu brivido che attraversa
le reni
e pioggia e tramontana raggela.
Fu sogno appassito
di rosa ammaccata
dalla grandine
e
precocemente spogliata.
 
Stefania Pellegrini ©
 

 Ragazza con il turbante - Johannes Vermeer

Citazione: 

Le persone sono come le vetrate. Scintillano e brillano quando c’è il sole, ma quando cala l’oscurità rivelano la loro bellezza solo se c’è una luce dentro.
(Elisabeth Kubler-Ross)

sabato 4 maggio 2019

Rovinoso amore

Cos'altro resta - quando il giorno
toglie ali al cuore
e l'inutilità delle ore batte secca
sul viale del tramonto?
Elemosini briciole per pensare
che oltre l'opacità del cielo
ci sia ancora musica
per la danza delle ore.
Ma il pensiero illumina
solo tracce
di squallide macerie.
Raccogliere i resti e andare oltre
vorresti
ma di rovinoso amore
la guancia ancora brucia
sull'ultimo gesto, le ultime invettive.
Scrivere la parola fine
vorresti
sulla storia travagliata
che t'imprigiona 
nella gabbia d'apparenze e illusioni,
ma il passo rotola
sulla via della speranza.

Stefania Pellegrini ©

Ultima pubblicazione ANNO 2020

Cercando l'Isola - Recensione di "Itaca nel cuore"

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