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venerdì 16 febbraio 2024

È tornato

 



È tornato,
è tornato oggi dentro un lampo
quel tempo sfiorito,
con la foto che stringo tra le dita.
E l’istante che si apre
incrina la voce
mentre specchio
le gemme dei nostri sorrisi
e le pupille
sgombre di ombre,
e sale l’odore fresco
acerbo di quei giorni
quando nel guscio dei tuoi occhi
coglievo la luce
che mi faceva la tua stella.
È tornato, è qui ora
nel rintocco di un attimo
ed è un po’ come
spogliarsi dell’inverno,
sento il calore
che si sovrappone al freddo della neve,
e per un istante volo dentro le gioie
e le leggerezze passate.

Stefania Pellegrini ©

(Dalla raccolta: Quel che resta dei giorni)

mercoledì 11 ottobre 2023

Il mio paese

 



È paese, terra di confine
solinga e generosa
cristallina d'acqua e di vento.
Corteggia gli umori
della mia anima schiva
coi silenzi adulatori
d'immagini e di suoni.
È paese di sguardi gentili
fissati nell'asprezza della pietra
nella sobrietà delle sue mura.
Questa terra, è la mia terra
da quel giorno
di straniera seduzione.
Ogni via, spigolo nella roccia
è mappa nel cuore
che evoca a ogni passo
sagome sfumate di ricordi.
Paese. Il mio paese!
Un rifugio di pace
e abbandono.

Stefania Pellegrini ©


(da "Isole" - END Edizioni - Anno 2016)


giovedì 23 dicembre 2021

Era la vigilia di Natale

 


Era l'aria adagiata nel riverbero
della giornata tersa.
Un profumo sospeso alitava
calma piatta
e morbido tepore nell'aria.
Un delicato bocciolo di rosa
in giardino scoprii quel giorno
e mi colpì la sua grazia.

Ma non vidi api, né leggiadre farfalle
la rosa solitaria
ancora più regale
se ne stava appesa al ramo
e pavoneggiava
nel silenzio attorno
il suo delicato roseo bocciolo.

Candore tagliente erano le alte cime
nella coltre spessa di neve, scevro
il viburno di bianche infiorescenze,
stremata l'erba
tra zolle ghiacciate.

Guardavo stupita tale inatteso regalo:
era la vigilia di Natale.


Stefania Pellegrini©
Auguro un sereno Natale a tutti



venerdì 10 maggio 2019

Come posso dirti

 La vita non è in quel che si rincorre
ma è in quel che è dentro
e attorno a noi.
Come posso dirti figlio
il dove e il come.
La tua verità non sta nelle mie parole.
Vorrei placare l'arsura
che ti prosciuga
dalla sete di libertà e d'avventura
e riempie
il grembo delle tue ambizioni.
La notte poi, più non basta
a contenere nel sogno
la smania di conquista.
E allora, come posso dirti resta!
E' tempo d'andare, ragazzo.
Segui la rotta del cuore e vai.
Esplora le cavità
tra gli abissi della ragione
e con l'orecchio attento
ascoltane il canto.
Potrai dissetare la tua anima,
alla sorgente vitale dell'onda.
Ma ricorda!
La freschezza del cuore
non si baratta alla fonte del potere
e promesse di successo
affollano il pozzo delle illusioni.
Una sola cosa ti chiedo:
accendi sempre un lume
all'ombra del mio cuore perché
non c'è calore nella solitudine.
Stefania Pellegrini ©

lunedì 6 maggio 2019

Un amore per sempre

Quando il tempo confonderà
quell'immagine
che sorride ai miei giorni felici,
verrò a cercarti, ricordo.
Mi mostrerai il suo volto, la sua voce.
Dal cofanetto segreto
cristalli di luce degli istanti vissuti,
i giorni, le ore
si muoveranno sulle note del cuore.
Emozioni sgorgheranno
come acqua sorgiva va
verso la fonte del suo piacere.
Ma tu non tradire
il mio intimo desiderio:
questo anelito
è di un amore per sempre!
 
Stefania Pellegrini ©

sabato 4 maggio 2019

Ancora un'ultima tenerezza


Ancora un'ultima tenerezza
carezze lievi, timorose
a rubare lo sguardo
che sfugga la tristezza.
Mille volte ancora
danzi con me sul cuore
onda vaporosa la tua vita.
Vorrei proteggere
i tuoi giorni lontani da me.
Vieni
poggia la testa sulla mia spalla
prima di prendere la via.
Tieni ricordo del mio sentire
naviga insieme ai miei occhi
il mare del tuo futuro.
Non rinnegare i tuoi sogni
ma tienili con te ogni giorno
vedrai la vita
con sfumature d'infinito.
E quando abbrunata la vela
calerà sui miei giorni
porta con te l'impronta
guida dei tuoi primi passi.
Stefania Pellegrini ©
(dalla raccolta Isole-END Edizioni)

martedì 30 aprile 2019

L'ultimo saluto

                                                                                 “Mi leverò e andrò, ora, andrò a Innisfree”
                                                                                  canta W.B.Yeats

Mi dissi andrò anch'io
alle verdi colline del *Munster.
Tornerò!
E quel giorno
sulla spiaggia deserta
tacita, tesa
l'acqua fluttuava
nello sguardo mio perso.
L'aria mi salutava
con dischiuse memorie
quando aprì all'ultima traversata
la nostra...
Noi insieme ...
non saremmo più tornati.
… La nave oscillante,
preda di un mare furibondo
… l'onda invadente...
la schiuma sul ponte...
che portava si riprendeva
forte, prepotente.
Per la bimba di allora
ricordo solo il gioco
che non conosceva le paure
e la mano della mamma
ancora presente.

Stefania Pellegrini©

*Provincia sud-occidentale dell'Irlanda
(dalla raccolta: Isole-END Edizioni)

lunedì 29 aprile 2019

Così pare

Spiaggia di Tramore -Irlanda

Figlia d'acqua e di vento
onda d'irrequieti
volatili pensieri.
Ora nube corrucciata
spersa
tra vapori di nubi
e fuochi di luce.
Ora spuma vaporosa
sognante
torna
ad inseguire
riflessi di corallo.
Così pare
mi volle il cielo
tra sabbie e maree sbattuta
alga portata dal vento
tra rocce e prati fermata
con l'onda
dell'oceano negli occhi
sempre a ricordare.

Stefania Pellegrini ©

(dalla mia raccolta Isole - END Edizioni)

venerdì 26 aprile 2019

Tu mia aurora



Tu qui per voce ancora

nel mio trascorrere

di piccola cosa,

nel sorriso di stella

che dal cielo indica la via.

         Vivere di te,

         dell'aria che respiri.

Il tempo non conosce tempo

quando a me t'avvicini.

Di luce - di colore

veste la tua ombra,

di desiderio - d'amore

parla al cuore.

Il giorno è fresco passo

di luce su cristalli di rugiada,

mentre timida e incerta

          m'appari

          stella del primo mattino.

Il mio tempo si riempie ancora

tra nuovi stupori,

di te mia aurora.

Ti stringo ancora a me - resta.

           Non sfuggirmi ora.
 
Stefania Pellegrini©

mercoledì 24 aprile 2019

In sospensione

Albe, tramonti tessono orli,
veli sospesi
su fiorire di stelle.
        Sciorinano colori
in trame di multiformi toni
scrivendo nell'aria
indistinti voli,
        melodie di violini.

Mi perdo oggi
nel languore sotteso - silenzioso
di pace e armonia.
Brezza mi trasporta
ad altri lidi - altri suoni, oltre
i bagliori sinuosi
che rosseggiano in cielo.

Stefania Pellegrini©

Sul mare di Croazia

Il pensiero s'immergeva
tra le chiare acque
s'abbandonava
al dolce trasporto ristoratore
e riemergeva
svuotato da ogni resistenza.
Sciabordava in lento abbandono
nell'aria calda del mare croato.
Velata la luce rosata
tingeva pastello la scogliera
contagiando l'aria
in sonnolento silenzio.
Il tuo respiro,
profumava tenerezza,
gradevole tepore
di delicata carezza,
di piuma a sfiorare la pelle.
E il mio cuore leggero volava
come soffione nell'aria,
volava sull'ala di un gabbiano
fin quasi a toccare il cielo.
Fu un raggio d'azzurro
come un sogno
attraversò il corpo
e mi sentii parte di un angolo
di paradiso.
Stefania Pellegrini ©
 
(dalla raccolta "Tra le ali dei sogni")

Restami accanto

Vieni, questa divina melodia
è ammaliante soavità
prodigio che strega il cuore.
Improvvisa scende la luce
alla sottile linea d'orizzonte
che sembra unire cielo e mare.
Miscelati gialli e rossi intensi
mostrano un cielo di fuoco
che volge alla sera.
Restami accanto,
non serviranno le parole
questo crepuscolo ha la luce,
la voce per alimentare il sogno,
la dolcezza struggente
che gioca coll'illusione.
Restami accanto, faro delle mie ore
l'anima fiorisce
come traboccanti papaveri,
e col vento benevolo
un'orchestra suona
la tenerezza dell'amore.
Restami accanto ancora,
non può finire questa magia
sarei anima senza più astro
notte da crepuscoli senza colori.
Stefania Pellegrini ©
 
(dalla raccolta "Tra le ali dei sogni")

mercoledì 17 aprile 2019

Spigoli di vita

 Spigoli di vita passata
oggi s'affacciano
a tormentare il pensiero
disorientanti cupi.
Avanzano lenti, incerti
a restare
come nubi di un cielo
sfuocato.
Immagini insidiose
nostalgiche paiono
ferme
poi vanno, ma dove?
Il grigiore l'opacità assilla
l'indecisione logora
un tempo che non sa
svegliare spiragli di luce
e mettere a fuoco
il presente
.
Stefania Pellegrini ©

( da Isole-END Edizioni)

martedì 16 aprile 2019

Scorci della mente

 Scorci della mente
in abbagli di luci e ombre,
assillanti  -  ingannevoli,
tornano questa notte
a assediare morfeo.
Giostra d'immagini 
ruota in un avvicendarsi 
  di figure contorte.
Precipita in una valle
angusta il fiume torbido,
a tratti impetuoso.
Tane e precipizi ostacolano
la visione del presente,
velato - confuso al suo apparire.
Solo il tuo volto a tratti consola,
piacevole musica d'insieme 
che affascina - attrae la mente.
Oh, se aperti gli occhi
non trovassi la tua mano
a sollevare il velo della notte!
Fuori albeggia,
con dita leggere ti sfioro,
il tepore del tuo corpo rassicura
mi pervade dolcemente.
Ora so
che è stato solo un sogno.

Stefania Pellegrini ©

A mezzodì

 Illuminante copiosa
l'ora gode
del rossore cocente
civetta con il fiammeggiar
dei papaveri porpurei
che sorridono ondeggiano vivaci
all'ape vogliosa.
Nell'incalzo radioso
è ilare pigolio
di nidi
alternanze di trilli
festosi, crescenti calanti
sfumati
in mormorii di fonti.
Il sole in alto
canta gloria al giorno.
Vieni sediamoci
all'ombra del noce
sorseggiamo lo zampillo
d'ogni cosa
la pienezza del momento,
l'armonia diffusa.
Smagrirà presto il giorno
nella frescura.
Ritagliamo le emozioni
portiamole con noi
nella sera!
Stefania Pellegrini ©
(su Isole - END Edizioni)

venerdì 12 aprile 2019

Eppure lo sento

Claude Monet - Primavera
Tu chi sei? Nell'aria lo sento,
in mezzo ai giorni miei
profumo di diverso.
Lo sento dal tepore delicato e gentile
del refolo di vento
dai primi timidi fiori screziati di luce
che vestono pagine colorate di giorni.
Aprile consolida la grazia
sul cerchio che apre alla vita
accennata dal perduto Marzo.
Che fatica arginare i silenzi
smuovere l'indolenza dall'anima
il grigiore dalla sua stanza.
Eppure lo sento
lo sforzo della mente
sradicare la corazza lì a dimora
incrostata dall'inverno.
Per figurarsi la gioia,
contemplare la bellezza dalla tela
dell'ignoto tessitore.
Stefania Pellegrini ©

mercoledì 10 aprile 2019

Quella polvere

Il cielo accende muto
il suo denso blu
tra il rosseggiare
qua e là beccheggi
di un risveglio.
La primavera agli alberi
va sussurrando voce nuova
timide rispondono
le prime gemme.
Canta il passero sul ramo
la sua serenata familiare.
Tutto pare correre
ruotare sulla giostra della vita
tutto torna come ieri.
Tu stesso vuoi afferrare
quel piglio di rinascita
nella quiete sottile
che va spargendo attorno.
Distaccarti dal sonno
liberarti del fardello
che le stagioni ti han lasciato.
Ma il tempo ha depositato
polvere d'apatia.
Il sole sale lento e tu fai fatica
a farti coinvolgere.
Eppure vuoi indossare il giorno
nella pienezza dei suoi doni,
allora
apri la finestra e soffi via
quella polvere
prima che penetri la mente
e raggiunga il cuore.
Stefania Pellegrini ©

Ultima pubblicazione ANNO 2020

Cercando l'Isola - Recensione di "Itaca nel cuore"

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