È tornato,
è tornato oggi dentro un lampo
quel tempo sfiorito,
con la foto che stringo tra le dita.
E l’istante che si apre
incrina la voce
mentre specchio
le gemme dei nostri sorrisi
e le pupille
sgombre di ombre,
e sale l’odore fresco
acerbo di quei giorni
quando nel guscio dei tuoi occhi
coglievo la luce
che mi faceva la tua stella.
È tornato, è qui ora
nel rintocco di un attimo
ed è un po’ come
spogliarsi dell’inverno,
sento il calore
che si sovrappone al freddo della neve,
e per un istante volo dentro le gioie
e le leggerezze passate.
quel tempo sfiorito,
con la foto che stringo tra le dita.
E l’istante che si apre
incrina la voce
mentre specchio
le gemme dei nostri sorrisi
e le pupille
sgombre di ombre,
e sale l’odore fresco
acerbo di quei giorni
quando nel guscio dei tuoi occhi
coglievo la luce
che mi faceva la tua stella.
È tornato, è qui ora
nel rintocco di un attimo
ed è un po’ come
spogliarsi dell’inverno,
sento il calore
che si sovrappone al freddo della neve,
e per un istante volo dentro le gioie
e le leggerezze passate.
Stefania Pellegrini ©
(Dalla raccolta: Quel che resta dei giorni)