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martedì 12 gennaio 2021

Cosa rimane

 

Cosa rimane tra il vostro passare
e il mio rimanere,
di giorni bianchi di neve,
di sorrisi baciati dal sole.
Son senza gioco i fiocchi
nella risacca dei sogni,
scivola la luce
mentre sfoglio il vostro nome
e l'ombra traspare
tra pagine sbiadite - lontane.
La memoria ha briciole
che perde tra le mani
e tracce di radici
in cerca dell'origine.
Quanto vorrei il fiore di certe albe,
udire il vagito
di un giorno lasciato
e chiuderli in una tazza
per poterli riassaporare.
Curioso il passato,
se lo incontro
poco tradisce della sua anima,
e mi lascia spaesata
a cercarlo nello specchio.

Stefania Pellegrini © 

 

(Inedita - diritti riservati)

martedì 27 ottobre 2020

Anche le nubi sanno

 


Potessi sciogliere il groviglio dei ricordi
e raggiungere l'anima di quel ch'é stato
ritrovare la voce.
Chiederei al tempo di concedermi
    anche solo un soffio,
     un alito di vento sulle note
di quella canzone che ha segnato il mio percorso.
Per rivivere nel suo fiato,
     nella musica che ho amato.
     Nei gesti schivi, nelle parole
     nei sorrisi che mi hanno accompagnato.
Sorride il cielo,
lui sa di non potermi render merito
di quel che chiedo.
Rosee nubi,
     lente s'accompagnano
nell'immenso manto azzurro,
     strette strette, le une alle altre,
anche loro sanno
che presto più non saranno
pulcino – aquila - delfino...
e in silenzio vanno incontro al loro divenire.

Stefania Pellegrini ©

DIRITTI RISERVATI ALL'AUTRICE

giovedì 24 settembre 2020

La scatola di latta

 

Nella scatola di latta –
vecchie lettere – cartoline,
dai bordi seppia sgualciti,
inchiostri sbiaditi dal tempo.
Un sentore di odori stantii -
di giorni passati,
di pensieri navigati -
aleggia leggero nell'aria.
Parole,
davanti agli occhi,
corrono sui fogli
come gioco di lucciole
di una sera estiva.
Volteggia una danza
in un nostalgico incontro
con volti lasciati
e le dita
sfiorano i fogli leggere,
timorose
di cederli al fuoco per sempre.
Intrecci di umori
in un frinir distante di cicale,
coglie la mente
il languido struggimento
di presenze andate.

Stefania Pellegrini ©

DIRITTI RISERVATI

sabato 19 settembre 2020

Cogliere l'attimo

 

Sarebbe bello
ritrovare l'anima
dei giorni navigati
con quel vezzo di pizzi
che ricamava l'istante.
Il mare accordava note sulla sabbia,
saliva - scendeva
il languido moto di risacca
e nessuna barriera
conteneva l'avventato
bagno del cuore
che in quelle acque si pasceva d'illusioni.
Nebulosi i sogni persi sulla via
e tacciono le anime
di chi è andato.
Il passato ha ceduto il testimone
ma nel presente
annoda parole
coi profili dell'amore. 
 
Stefania Pellegrini ©
DIRITTI RISERVATI

giovedì 9 luglio 2020

Tra i rimpianti del passato


Vorrei tornassi a me, madre,
un solo istante.

 
Riavere il tempo amico gentile
arriso
all'animo mio leggero.
Vago nel profumo passito
dalle carezze sfiorite
e flebili voci salgono
in un canto errante
di mare sommerso nella conchiglia.

E vorrei consolare ciò che sospeso
nacque nel rimpianto.


Penso allo sbocciare precoce
di un inverno a cui la voce
non diede conforto,
alla distanza
che divise i nostri incontri.
A quei tuoi occhi tristi
persi in spire
di pensieri chiusi dalla pena
che le mie mani non colsero.

Anche se la tua voce lieve sarà
appesa ai palpiti
dei sogni,
torna sul mio cuore a posare
gioia di un ultimo saluto.
Un soffio di tenerezza muto
a sciogliere un amaro rimpianto.

Stefania Pellegrini ©
DIRITTI RISERVATI

sabato 25 gennaio 2020

Quel suono sconosciuto

Ha voce possente - tra gli scogli
s'inarca - si dondola in giochi d'onda
e ovattati suoni leva
di echi fruscianti.
Il mare avvince - trasporta
nel ritmo
di un andare - venire
mai uguale.

La mente in quella musica si perde:
tra scogli,
anse - mormorii sommessi.
E vedo il mio trascorrere
indistinguibile
in un votice di strade,
di passato - di domani.
Gli azzardi - le soste,
le fughe - le riprese,
nel tempo che trascina inesorabile.

Stefania Pellegrini ©


mercoledì 17 aprile 2019

Spigoli di vita

 Spigoli di vita passata
oggi s'affacciano
a tormentare il pensiero
disorientanti cupi.
Avanzano lenti, incerti
a restare
come nubi di un cielo
sfuocato.
Immagini insidiose
nostalgiche paiono
ferme
poi vanno, ma dove?
Il grigiore l'opacità assilla
l'indecisione logora
un tempo che non sa
svegliare spiragli di luce
e mettere a fuoco
il presente
.
Stefania Pellegrini ©

( da Isole-END Edizioni)

Ultima pubblicazione ANNO 2020

Cercando l'Isola - Recensione di "Itaca nel cuore"

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