Visualizzazione post con etichetta ricordi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta ricordi. Mostra tutti i post

lunedì 22 aprile 2024

Parlami di lei

 


Parlami di lei... che io riviva
le sere così intense
nel cielo ebbro di stelle
i giorni volubili di tempo
tra pioggia e vento.
Parlami della solitaria terra
carezzata dal mare
in lagune di verde
la luce viva di quei giorni
guida dei primi passi.
Mia isola lontana
cuore di selvaggio oceano
ora il tuo viso
spazia nell'infinito
tra sbiadite carezze
e suoni puerili di voci.
Allora la mente ricerca
tepori di fuochi dispersi
su voci
di risacche docili e accoglienti.
Insegue il ricordo
abbraccia in silenzio
le vie disperse.


Stefania Pellegrini

(dalla raccolta "Isole" END Edizioni)

giovedì 28 marzo 2024

Marina di Pisa

 


Marina di Pisa - Retoni a Bocca d'Arno

Lasciatemi l'animo fanciullo
e le ore leggere
bevute sull'armonia delle strade
lasciate che la mente ritorni
a bagnarsi la pelle.
Di quei tramonti i tremori nascosti
le sonorità confuse
di una voce spensierata
imbevuta nell'ala del vento
tra odori pungenti
d'alghe marce e ragia dei pini.
Poi quell'acqua d'Arno
colma di umori torbidi
che va sposando il mare alla foce
e affiora suoni passati ad altri tempi
sulle tracce dei miei cari
dei compagni di allora.
Le lampare sul mare al largo di notte
a sperare su magri raccolti.
Di sudori di braccia
a ricordarmi
sulla pelle della mia gente
la voce di un tempo
che non è più.

Stefania Pellegrini

(tratta da "Isole" - END Edizioni)

venerdì 16 febbraio 2024

È tornato

 



È tornato,
è tornato oggi dentro un lampo
quel tempo sfiorito,
con la foto che stringo tra le dita.
E l’istante che si apre
incrina la voce
mentre specchio
le gemme dei nostri sorrisi
e le pupille
sgombre di ombre,
e sale l’odore fresco
acerbo di quei giorni
quando nel guscio dei tuoi occhi
coglievo la luce
che mi faceva la tua stella.
È tornato, è qui ora
nel rintocco di un attimo
ed è un po’ come
spogliarsi dell’inverno,
sento il calore
che si sovrappone al freddo della neve,
e per un istante volo dentro le gioie
e le leggerezze passate.

Stefania Pellegrini ©

(Dalla raccolta: Quel che resta dei giorni)

mercoledì 10 gennaio 2024

Sapessi come vorrei

 


Sapessi come vorrei ritrovarti
sulla rotta dei miei approdi,
ritrovare
l’ancoraggio sicuro,
il punto fermo, il centro
dove rifletteva il mio sole.
Il tempo - Quel tempo,
no, non ce lo siamo
preso tutto.
Troppo presto sei mancato
e nel ricordo la tua voce è suono
solo desiderato.
Come vorrei oggi
trovare quel filo di luce
che rischiari ciò che resta
tra le pagine scritte,
riempire il vuoto delle mie parole
cadute nel silenzio.
Per incontrarti come allora
in un meriggio afoso domenicale
nella canotta a righe bianca,
seduto all’ombra della casa
sul panchetto di legno,
con quel sorriso caro
che squarcia azzurro in petto.
E la tua nipotina
che prende scherzosa
la calotta blu che hai testa,
e tu l’abbracci e le dai un bacio.
Sapessi come vorrei
ora ricucire lo strappo,
riempire il vuoto grande dell’assenza.
Mi fermo – altro aspetto,
ma il ricordo è meteora
e sfreccia lontano.

Stefania Pellegrini ©
(dalla raccolta: Quel che resta dei giorni)

mercoledì 14 giugno 2023

Prendi per caso un giorno

 


Prendi per caso un giorno, un merlo
sulla yucca in fiore,
tu bambina sull’aia
sopra la bicicletta gialla,
e loro vedi sull’uscio a guardarti.
La casa
dalle persiane in legno verdi
lì immersa in quel paradiso
d’infanzia in terra,
cullata dal soliloquio del mare
nell’aria.
Ed ecco il saluto
del nonno sulla soglia,
le gambe accavallate
sulla sedia di paglia,
e la nonna, la sua voce
fresca e squillante,
la veste ondeggiante
che sa di spigo e di bucato,
col suo grembiule azzurro
a spargere mangime alle galline.
Le mani bianche,
come i corti e ricci capelli
arruffati dalla brezza della sera,
immobile la vedi che ti guarda
e nei suoi occhi
leggi tutto l’oro e la luce
della tua infanzia
e il cuore si fa casa,
per accogliere quello spicchio di cielo.

Stefania Pellegrini ©

Anno 2022 - Silloge "Quel che resta dei giorni"

Copyright / Legge 22 Aprile 1941 n.633, Capo IV, Sezione II, e s.m.l.

sabato 3 settembre 2022

Era pareti schiuse alla vita

 


Colazione sull'erba - Claude Monet


Era pareti schiuse alla vita,
due stanze e un baule
pieno di sogni
- la nostra dimora –
Un profumo di glicine esalava
tra le parole
e il sole dell’incontro 
richiamava rondini
nei campi di rossi papaveri.
Non c’erano stagioni
a segnare il passo,
la rosa - il gelsomino
e il sempreverde del prato
sfioravamo con la mano.
Niente era davanti a noi
né dietro di noi a pesare sullo sguardo.
Solo azzurro cielo, luminoso,
luminoso e denso
da abbagliare gli occhi.
Avanti,
sempre più avanti
si andava,
sempre oltre
a disperdere sogni sulla via.
Sommavamo albe a tramonti,
mesi agli anni,
scrivendo sulla pelle
i nostri racconti.
Un miglio dopo l’altro
fummo oltre la nostra gioventù
e solo allora
vedemmo il tempo arioso
smagrito alle nostre spalle.

Stefania Pellegrini ©
Inedita 2022
Copyright / Legge 22 Aprile 1941 n.633, Capo IV, Sezione II, e s.m.l.

martedì 12 luglio 2022

Si specchia il suono del tempo

 


(dalle mie foto-elaborazioni)


La sera si veste di ritmi lontani,
l'estate rovente
intorpidisce l'aria.
Sull'abete in giardino,
forte il fruscio tra le fronde.
Chioccola il merlo,
passerotti cinguettano
scuotendo l'aria quieta.
In amorevole eco
si specchia il suono del tempo
aprendo a ricordi passati,
che fluttuano, planano
sfiorando acque ferme
come gabbiani inquieti.
La memoria è voce che si cerca
nell'antico giardino,
dolce e arresa
al tempo appassito
che non ha semi per rinascere.
Oggi il mio pensarti
rumoreggia come onda di mare
nella conchiglia,
che conquistata la luce
riempie il vuoto dell’assenza
e col suo pieno mi scalda
di tiepida fiamma.

Stefania Pellegrini ©
INEDITA - 2022

Copyright / Legge 22 Aprile 1941 n.633, Capo IV, Sezione II, e s.m.l.


BUONA ESTATE A TUTTI

sabato 25 giugno 2022

Memorie

 


Dalla traccia degli anni
sono profumi
che l'oggi intreccia
in odori antichi di brezze marine.
Tra ragia che esala
divaga lenta la mente
su sguardi
nostalgici del paese.
Il giorno complice di ritorni
irradia chiarori
su sogni passati
e ricordi teneri aprono puri
a fanciulle evasioni
nel vecchio cortile
tra neri vesti che frusciano lievi.
Un luogo mistico che l'ora
ritrova nella pace
e la serenità di allora.

Stefania Pellegrini ©

( Tempus Fugit - Gruppo Editoriale l'Espresso - Anno 2011)

sabato 28 maggio 2022

Tu eri là

 


Tu eri là. Un profumo
di macchia bagnata,
un timido raggio di sole
tra le fronde dei pini e
tutto intenso, vivo
ancora
come allora.
Le onde del mare sugli scogli,
profumo di salsedine
arrugginito nel tempo
e il tuo sguardo alla fonda.
Approdo malinconico
è il ricordo
illusorio istante che ti sfiora.
T'illude, poi si posa
in nebuloso pulviscolo
di pioggia sul cuore.

Stefania Pellegrini ©

( tratta da "Isole" END - Edizioni - Anno 2016)

martedì 12 aprile 2022

Io andavo

 


Veduta di Waterford (Irlanda) - Le mie foto


Io andavo con il cuore stretto
tra le vie la mente a cercare
proprio quella
la strada nota
e in sudore affannata
s'appigliava a ogni impronta
a ogni curva conosciuta.
Brancolava incerta
tra i colori, le forme
delle case, della scuola
odorava fresco il selciato
e nell'aria smaniava ansiosa.
Mamma non c'era più
a ricordare.
Quella... no, forse l'altra
... eccola infine
radiosa bianca
la casa
nei bagliori del tramonto.
Mamma dov'eri?
Forse accanto.
Ma triste me
a cui non era dato sentirti.

Stefania Pellegrini ©

(Raccolta "Isole" END - Edizioni Anno 2016)

giovedì 10 febbraio 2022

Onde di eterno

 


Non avrà più corso il ritorno,
e tra le mappe del pensiero
s’arresta.
Solo l’idea mi resta e s’alimenta
ritrovando trascorse memorie
e lucciole di stelle
che indicano il cammino.
Sciaborda la voce di bimba
impigliata tra le risacche e anfratti
dell’oceano.
Un suono fragoroso
rimbomba tra le alte scogliere
e raggiunge la sorgente
della mia infanzia,
e lì mi ritrovo a crescere
lungo praterie familiari,
sognando di volare
in groppa ai cavalli bianchi.
Terra mia lontana
di brughiere segnate dal vento,
cuore di oceano selvaggio,
nel mio respiro più non trovo
la tua aria salmastra,
né i miei occhi
le nubi capricciose
dei tuoi volubili cieli.
Eppure sei qui dentro
di me, in questo pensiero
che non dimentica,
la tua impronta, la sento 
nelle vene e
si rispecchia nelle tue acque
tra onde di eterno.

Stefania Pellegrini ©

(Inedita)
Copyright / Legge 22 Aprile 1941 n.633, Capo IV, Sezione II, e s.m.l.

domenica 12 dicembre 2021

Tutta colpa della luna

 

Sentiero di notte in Provenza - Vincent Van Gogh


Quanto profondo pare
il mare questa sera
sotto il carnoso opale della luna
che sbianca dall'alto
l'ombra nera delle case.

Una brezza sinuosa
di malie lontane
sale tremula là alla luce flebile
di una finestra:

Mamma ago e filo ricama
l'ultima tovaglia:
è rossa con stelle bianche
e foglie verdi d'agrifoglio.
Presto sarà Natale
con delicatezza distende,
compiaciuta la guarda...

E luna tu, dimmi,
luce - ombra di passati giorni,
cosa rivive stasera
che già onda improvvisa
riavvolge e cielo rabbuia?
In questa risacca di cicalecci
sommessi,
sulla ragnatela che vanno tessendo
pigolii di parole...

Il miraggio è lì! E il tempo
annulla.
Apro il cassetto
e cerco: la tovaglia rossa.

Stefania Pellegrini ©
DIRITTI RISERVATI


(Anno 2017)

venerdì 8 ottobre 2021

Dentro l'anima delle sue storie


 Al belvedere - Berthe Morisot 

Ricordi nei giorni sereni quando
raccontavi anni lontani,
anni magri vissuti
tra l’umido di muri malsani
e sognavi una bambola di pezza
da tenere tra le mani?
Parlavi di conquiste, di passioni:
le cioccolate premio
per un compito di storia,
le avide letture
tra fredde e misere lenzuola,
di monellerie
trafugando una mela a suore ignare.

E mentre accordavi parole
quieti erano gli occhi ma odore fresco di vita
tra campagne e marine,
coglievo tra le righe.
Crepe svelavano la venatura
della forma, dell’essenza
e di te intravedevo l’anima più fonda,
le fragilità chiuse
nella scorza ruvida e dura.

Oggi la traccia di ogni storia
trovo sbiadita sui fogli del tempo,
né luce, né odore, ritroverà la strada.
Lo sguardo è fermo sulla soglia,
la tua voce, eco nel vento,
va e si disperde,
in un’assenza che non trova sponda.

Stefania Pellegrini ©

Anno 2021 Inedita  - Diritti riservati

venerdì 24 settembre 2021

Da un gioco di specchi

 


Sta lì invitante, tra sorriso e grazia
di tulipani, gialli e rossi,
schiusi oggi in giardino -
Oggi, come alla casa bianca allora.
Sta lì,
da un gioco di specchi,
un niente che accende tutto.  

E l’immagine di lei all’infinito,
illuminante,
ripete gaia - sotto,
sopra, incroci di rondini in volo...
profumi di buono…
di dolce sfornato…
di allegro meriggio d’aprile.

Il cielo è terso, azzurro - bianca la luce.
Così fresca e chiara,
rassicurante negli occhi materni,
e sul portico ora,
ove un minuto indugia
sulla gonna di panno lenci verde,
e le scarpette di vernice bianca.

Sento la voce di mio padre -
di mia madre - mite e festosa,

poi… poi più nulla.

Stefania Pellegrini ©

(Inedito 2021 - diritti riservati)

martedì 6 luglio 2021

Se dell'emozione il canto

 

Se dell'emozione il canto
su questo scoglio lasciai
voce ritrovo oggi
di quei mattini chiari...
Le verdi vellutate trasparenze
virate in bagliori cerulei
ora sciacquio di nenie da lamenti
lontani , ora rimando di memorie
delle mitiche Diomedee
da rigurgito di spuma bianca.
Oh, mare questo palpitare
tra frastagli di rocce
questo suon che sguardo
mirando l'immenso cattura
di pace piena, ora pare cullare
in una docile risacca pura.
Volteggiano fantasie
si tuffano poi risalgono
come gabbiani a pelo d'acqua
danzando rosee visioni
di ricordi in attesa...
I tuffi, il riso, il soffio del garbino
la burla amorosa
tra onde animate di mare
… Spuma bianca vaporosa
lieve la brezza la randa
che sale scende...
lo scafo sopra l'oro
e l'argento a dondolare sogni
dipinti sul mare turchino.

Stefania Pellegrini
(Edita su Antologia "Adriatico" e sulla raccolta "Itaca nel cuore" - CTL Editore Livorno)

BUONE VACANZE

sabato 26 giugno 2021

Io qui a cercarmi

 

Era, eravamo, un tempo
che ci univa al primo sguardo,
punto fermo sul foglio.
Pagine abbiamo scritto
su carta velina volata nel vento:
luci di scatti, primavere, estati,
sillabe dolci,
cori di sguardi, di gesti tiepidi,
affievoliti.
Finiti là
dove una linea confusa
apre casuale lembi
a frammentati fotogrammi.
Noi in un giorno di festa,
noi attorno al tavolo, noi insieme
non torneremo.
Lo spazio è vuoto
neanche il giorno lo riempie,
e io qui a cercarmi.


Stefania Pellegrini ©

(Inedita 2021)

Effetti speciali by Stef@p.

 "Fugge inesorabile il tempo e ci nasconde una parte di noi" Stef@p.

sabato 12 giugno 2021

Bellezze della vita

 

Vivere i sentieri dei tuoi occhi
carezza di pelle sulla mia,
danza di cuori nelle ore
dimentiche del tempo.
Travolgente musica dell'anima
afferrare
fluttuando appesa a un aquilone
nell'aria rarefatta d'un sogno.
Mai sogno fu così vivido:
vita fioriva
su voce d'alba
d'armoniose intime scoperte.
Crescere gracili arbusti
e vegliare i loro respiri.
Dissetarsi alla colma e lucente
conca d'acqua
assaporando la vita a grandi sorsi.
Tutto era vero e reale,
Torino complice
fascinosa e attraente
con la sua aria regale e l'eleganza
trasognata d'altri tempi.

Stefania Pellegrini ©
(dalla raccolta Isole-END Edizioni)

 

Claude Monet

Citazione:

Tutto passa e va... soffia il vento disperdendo il tempo.
Stef@p.


domenica 9 maggio 2021

Nel bosco

 

Le nubi dissolte nel cielo spiovuto
il profumo del muschio
umido di sottobosco.
Frusciavano foglie gocciolanti
scompigliate da passeri giocosi
e manciate di ruggine e oro
affioravano tra cespugli
e rododentri selvaggi.
Andavano quel giorno
i nostri passi
vagando allegramente
in cerca di more.
Ora sai... là non cresce più l'erica
e non ha gioco il vento.
E' solo ricordo l'umido bosco
e il suo profumo
l'ha ingoiato il cemento.
La lepre ha perso la sua tana
e su polvere di sentieri
ora corrono strade.
Tu pure sei andata
e io ti inseguo nel vento.
Sfoglio sbiaditi i contorni del volto
la mente, afono il tempo,
non trova ritorno.

Stefania Pellegrini©

(dalla raccolta "Isole" -END Editore)

domenica 25 aprile 2021

C'è la luna stasera

 

C’è la luna alta in cielo
stasera,
mentre galleggio come naufrago
sullo stagno di vaghi ricordi,
nella bonaccia,
in balia di una memoria
che si mostra, si ritrae,
incerta.
Poi esce da un cono d’ombra,
e eccoli i giorni che furono
come fogli alla rinfusa
sbiaditi, ingialliti e voi
in una stella,
che conto una ad una e ritorno.
Forse un attimo,
forse un battito di ciglia,
nel silenzio, silenzio infinito ora
non c’è suono che trovi,
né altra visione,
sono alla riva, al qui e ora
del mio viaggio.
In fondo, lo so, altro non resta
e indietro non si torna. 

Stefania Pellegrini©

(inedita 2021)

DIRITTI RISERVATI

martedì 13 aprile 2021

Alla riva del giorno

 

Alla riva del giorno - quando il cielo
si fa vermiglio
vermigli i pensieri plagiati
dalla luce
nel mistero che trattiene.

Alla riva del giorno
gambe che corrono in tondo,
        prima che sia buio,
        prima che sia fondo il blu
nel ricordo.

Un istante, un giorno - lungo il ruscello,
complici il sole,
la luna, le nostre parole.
         Risate a crepapelle - fiordalisi
         tra i capelli,
un coro, un'orchestra
che dolcezza trattiene.

Correva Eva, la veste leggera
su gambe di cerbiatto, tra i girasoli
si nascondeva.
         Occhi verde prato,
         sorriso di rosa mancato
.

Eva - ricordo
di un'estate, di un giardino
che sconfinò leggero
per le vie del firmamento.

Io e te - nessuna mappa
a ritrovarci, a nulla è valso il sogno,
         cala il sole e il ricordo.
Confinato - nella stanza

della nostalgia,
         il tempo non ritorna.

Stefania Pellegrini ©

(dalla raccolta: ITACA NEL CUORE - CTL Editore Livorno)

 

Ultima pubblicazione ANNO 2020

Cercando l'Isola - Recensione di "Itaca nel cuore"

Poesie più visualizzate nell'ultimo mese