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giovedì 23 dicembre 2021

Era la vigilia di Natale

 


Era l'aria adagiata nel riverbero
della giornata tersa.
Un profumo sospeso alitava
calma piatta
e morbido tepore nell'aria.
Un delicato bocciolo di rosa
in giardino scoprii quel giorno
e mi colpì la sua grazia.

Ma non vidi api, né leggiadre farfalle
la rosa solitaria
ancora più regale
se ne stava appesa al ramo
e pavoneggiava
nel silenzio attorno
il suo delicato roseo bocciolo.

Candore tagliente erano le alte cime
nella coltre spessa di neve, scevro
il viburno di bianche infiorescenze,
stremata l'erba
tra zolle ghiacciate.

Guardavo stupita tale inatteso regalo:
era la vigilia di Natale.


Stefania Pellegrini©
Auguro un sereno Natale a tutti



martedì 30 marzo 2021

L'ombra del sole

 

Odora di nuovo oggi
l'ombra del sole,
primavera nel cuore
tepore a proteggere
le tenere viole.
Impronta cammina
su accordi segreti
d'armonie soffuse
in un proliferare d'amori
e di forme.
Velo grigio posa
su fragili steli
marca forme nette
le curve delle alte vette
spruzzate pepe e sale.
Ombre segrete
camuffa al cuore
nell'allegrezza
di riscoprire nell'aria
uno scoccar di note
a salire e diffondersi
argentine e nuove.
 
Stefania Pellegrini©

sabato 27 marzo 2021

Poi primavera

 


Arriva gentil giovinetta
ma indugia timorosa
l'avventura prepara
ché grigiore trasformi
allegria sottesa e ad un cenno
espanda la sua arma segreta.
Fiorisca il cielo e la terra, fiorisca
il cuore all'attesa.
Poi primavera lei entra sicura
tu la senti arrivare
e capisci che la sua allegrezza
sarà la tua e l'accogli
nel nido del cuore
per i giorni senza sole.
Saluti l'incontro
dei suoi occhi azzurro cielo
le bocche di rosa
e stelle nivee tra il verde acceso
del suo velo, saluti le intese
diffuse
di languide fragranze.
Sarà valzer nei prati
di leggiadre farfalle
e acuti accorderanno
grilli e cicale
con il canto amoroso degli uccelli.
Saluterai il suo passo
di dolce gazzella e la gioia
cancellerà le nuvole dal petto
al fiorire ancor la leggerezza
di un tempo che fu giovinezza.

Stefania Pellegrini ©

giovedì 10 dicembre 2020

Quella luce

 

Jan H. Weissembruch

Quella luce che ancora pesca
il giorno fiacco
che si decolora pian piano
nel ritmo delle ore
la guardi e non t'accorgi
che basta poco
e calerà l'Inverno.
Quella luce scialba
che balugina iridescenze.
In certi giorni
pallida come la luna
che immobile veglia
col suo volto eterno
sul nostro passare.
Quella luce scivolerà
nei toni di bianchi e di grigi
e cadrà come un'ombra
sugli umori
come gesso sulla lavagna.
Non voglio note
stridenti nel cuore.
Un altro inverno ancora!
Che succederà amica?
Basterà poco e una traccia
scoprirai sul volto
che ieri non c'era.

Stefania Pellegrini ©

giovedì 3 dicembre 2020

Dicembre


 

Il grigio pallore del giorno
che langue sempre più corto,
le alte vette abbrunate
spruzzate pepe e sale,
il paese avvolto
nel pungente gelo
a ricordarmi
l'ultimo mese dell'anno
e l'aria velata
che incerta ritarda
gli attesi fiocchi di neve
sulla valle.
Gelo al vento ed inseguo
un lontano
dolce canto di zampogne
mentre il ricordo
sfarina lento
nostalgia di quel piccolo,
vecchio
presepe d'una volta.
 
Stefania Pellegrini ©

mercoledì 21 ottobre 2020

Ottobre in giardino

 

Distende il verso sull'ultima rosa
ottobre dolce
     veglia la grazia
che dalle labbra al viso
esibisce vanitosa.
Sorride leggero,
mentre veste ruggine il giardino,
svuota i nidi sull'abete
con gli addii.

Le alte vette in bianco,
trine i tetti al mattino
di cristalli di brina.

La pioggia oggi
lega il cielo alla terra,
e con passo sottile vela -
deforma la luce - ogni cosa.
Rabbuia - gronda - nebbia sottile
dilata malinconica -
non per sempre - per poco -
Ottobre dolce -
     dimora. 

Stefania Pellegrini ©

DIRITTI RISERVATI

lunedì 5 ottobre 2020

Un giorno di ottobre

 

Nuvole basse all'orizzonte
a soffocare il respiro
delle alte vette.
Sonnecchia il paese indisposto
sotto un cielo plumbeo
e gli uccelli cinguettano inquieti
all'aria di soffocante peso.
Gocce incerte rinviano
la loro presenza
e un silenzio sospeso
addita attese
a svolte di aperti spazi
in un rimando alle ore
l'arduo compito.
All'ombra delle cupe nubi
fantasmi svegliano, muovono
un gioco di sperduti ricordi
e la tristezza assale amara
nel suo intenso sapore.
Corre lo sguardo al cielo
e spera.
Cerca di sfuggire quell'ansia
che avvolge e contorce pensieri.

Stefania Pellegrini ©

martedì 25 febbraio 2020

E' tornata

La primavera apre storie di musici in amore.
Sono le prime gialle corolle
che della forsizia sbocciano silenziose,
sottili labbra di un fermento
che vibra ancora timido - sotteso
in mezzo al terreno.
Piove - ogni cosa ha grigio sapore.
Febbraio accennato, alza il capo
e prepara concime per il nuovo raccolto.
Se poi la neve poggerà la sua mano
ogni cosa avvolgerà  
e il giorno dovrà attendere per gioire dei colori.
Ma a te che passi nel viottolo silenzioso
il giallo espande il cuore
e già ti prepari al risveglio
che si articolerà – notte - tempo.
Sorpresa
ti scoprirai ad ammirare tra giunture
le vulve vanitose
che sbocceranno a grappoli copiose.

Stefania Pellegrini ©

domenica 6 ottobre 2019

Prove d'autunno


Pareva impossibile nella calura,
invece... ecco il vento
cambiare vista, punto di ritrovo.
Come furia si ferma
e sibila rabbioso
sulle sdraio aperte, i verdi
ombrelloni della spiaggia.
Spazza via la lanugine
di nebbie sospese,
chiama flotte di nubi grigio fumo
ad affollare
l'universo azzurro.

Rumoreggia adesso il mare,
muove le sue spire,
affonda più deciso.
Bianche le creste alza,
sbatte, riprende,
naufraga inquietante
in moto di deriva.
Si raggela l'aria
nelle fauci del vento bizzarro.
Sfocia
la titubante attesa
in gocce di pioggia.

Ma nessuna tregua
della spinta ribelle
scesa sulla costa.
Attraversa fessure,
spifferi, pori
fin dentro le radici
dei nervi. Posa sul profilo
nudo del cuore e spazza via
sogni e calura dell' estate,
che esce di scena alle
prime prove d'autunno.


Stefania Pellegrini ©

martedì 16 aprile 2019

A mezzodì

 Illuminante copiosa
l'ora gode
del rossore cocente
civetta con il fiammeggiar
dei papaveri porpurei
che sorridono ondeggiano vivaci
all'ape vogliosa.
Nell'incalzo radioso
è ilare pigolio
di nidi
alternanze di trilli
festosi, crescenti calanti
sfumati
in mormorii di fonti.
Il sole in alto
canta gloria al giorno.
Vieni sediamoci
all'ombra del noce
sorseggiamo lo zampillo
d'ogni cosa
la pienezza del momento,
l'armonia diffusa.
Smagrirà presto il giorno
nella frescura.
Ritagliamo le emozioni
portiamole con noi
nella sera!
Stefania Pellegrini ©
(su Isole - END Edizioni)

venerdì 12 aprile 2019

Eppure lo sento

Claude Monet - Primavera
Tu chi sei? Nell'aria lo sento,
in mezzo ai giorni miei
profumo di diverso.
Lo sento dal tepore delicato e gentile
del refolo di vento
dai primi timidi fiori screziati di luce
che vestono pagine colorate di giorni.
Aprile consolida la grazia
sul cerchio che apre alla vita
accennata dal perduto Marzo.
Che fatica arginare i silenzi
smuovere l'indolenza dall'anima
il grigiore dalla sua stanza.
Eppure lo sento
lo sforzo della mente
sradicare la corazza lì a dimora
incrostata dall'inverno.
Per figurarsi la gioia,
contemplare la bellezza dalla tela
dell'ignoto tessitore.
Stefania Pellegrini ©

Ultima pubblicazione ANNO 2020

Cercando l'Isola - Recensione di "Itaca nel cuore"

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