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mercoledì 10 gennaio 2024

Sapessi come vorrei

 


Sapessi come vorrei ritrovarti
sulla rotta dei miei approdi,
ritrovare
l’ancoraggio sicuro,
il punto fermo, il centro
dove rifletteva il mio sole.
Il tempo - Quel tempo,
no, non ce lo siamo
preso tutto.
Troppo presto sei mancato
e nel ricordo la tua voce è suono
solo desiderato.
Come vorrei oggi
trovare quel filo di luce
che rischiari ciò che resta
tra le pagine scritte,
riempire il vuoto delle mie parole
cadute nel silenzio.
Per incontrarti come allora
in un meriggio afoso domenicale
nella canotta a righe bianca,
seduto all’ombra della casa
sul panchetto di legno,
con quel sorriso caro
che squarcia azzurro in petto.
E la tua nipotina
che prende scherzosa
la calotta blu che hai testa,
e tu l’abbracci e le dai un bacio.
Sapessi come vorrei
ora ricucire lo strappo,
riempire il vuoto grande dell’assenza.
Mi fermo – altro aspetto,
ma il ricordo è meteora
e sfreccia lontano.

Stefania Pellegrini ©
(dalla raccolta: Quel che resta dei giorni)

sabato 3 settembre 2022

Era pareti schiuse alla vita

 


Colazione sull'erba - Claude Monet


Era pareti schiuse alla vita,
due stanze e un baule
pieno di sogni
- la nostra dimora –
Un profumo di glicine esalava
tra le parole
e il sole dell’incontro 
richiamava rondini
nei campi di rossi papaveri.
Non c’erano stagioni
a segnare il passo,
la rosa - il gelsomino
e il sempreverde del prato
sfioravamo con la mano.
Niente era davanti a noi
né dietro di noi a pesare sullo sguardo.
Solo azzurro cielo, luminoso,
luminoso e denso
da abbagliare gli occhi.
Avanti,
sempre più avanti
si andava,
sempre oltre
a disperdere sogni sulla via.
Sommavamo albe a tramonti,
mesi agli anni,
scrivendo sulla pelle
i nostri racconti.
Un miglio dopo l’altro
fummo oltre la nostra gioventù
e solo allora
vedemmo il tempo arioso
smagrito alle nostre spalle.

Stefania Pellegrini ©
Inedita 2022
Copyright / Legge 22 Aprile 1941 n.633, Capo IV, Sezione II, e s.m.l.

giovedì 23 dicembre 2021

Era la vigilia di Natale

 


Era l'aria adagiata nel riverbero
della giornata tersa.
Un profumo sospeso alitava
calma piatta
e morbido tepore nell'aria.
Un delicato bocciolo di rosa
in giardino scoprii quel giorno
e mi colpì la sua grazia.

Ma non vidi api, né leggiadre farfalle
la rosa solitaria
ancora più regale
se ne stava appesa al ramo
e pavoneggiava
nel silenzio attorno
il suo delicato roseo bocciolo.

Candore tagliente erano le alte cime
nella coltre spessa di neve, scevro
il viburno di bianche infiorescenze,
stremata l'erba
tra zolle ghiacciate.

Guardavo stupita tale inatteso regalo:
era la vigilia di Natale.


Stefania Pellegrini©
Auguro un sereno Natale a tutti



mercoledì 10 novembre 2021

L'accordatore

 


Oscilla pendolo - senza posa,
fastidioso contrappunto
sulle ore della vita.
La mia solitudine
si riempie di luna - di stelle.
Il giorno
accoglie il mio sentire
mai soddisfatto.
Gli orci sono vuoti,
le coppe si riempiono -
si svuotano.
Passaggi di rondini - pensieri invadenti,
isole lontane.
Là guida
il desiderio di cuore ubriaco.
Nei miei silenzi
voglia d'andare - ansia di restare.
Troppe acque insidiose,
sabbie mobili,
e oggi sono la nuvola che bioccolo
in cielo passa
e domani non sarà - la stessa.
Sono rabbia - lamento - corda
che stride uggiosa
cercando invano
l'accordatore dell'anima sua.


Stefania Pellegrini ©


(dalla raccolta: ITACA NEL CUORE -CTL Editore Livorno)
 

mercoledì 27 ottobre 2021

Non domandarti che sarà

 


William Turner - San Giorgio Maggiore.

Non domandarti che sarà,
di te, di voi,
non ha certezze, né risposte
il domani.
Ti basti quel che siete
ora,
in questo mattino che fa capolino
con un gesto
salito da lontano,
nell'aroma di un caffè
inatteso
preparato per te.
È lì in quel gesto,
come fiore spuntato dalla neve,
la risposta.
Parla, ridi, altro non devi sapere.
Non pensare alla salita,
non contare gli scalini,
ognuno a suo modo ha del buono,
di sorprendente
nell'ora che va.
Non domandarti che sarà,
eccovi qua
ora
in questo spazio sottile e sfuggente
che se l'afferri, lo sfogli si svela
nella pienezza
di un cielo ancora tutto vostro.

Stefania Pellegrini ©
Anno 2021 - DIRITTI RISERVATI

giovedì 12 agosto 2021

Desiderio amoroso

 


(Mia foto - elaborazione)

Se pur distante,
il rivederla
gli fiorì in petto immensa gioia,
e pareti del cuore
vestì con carta da parati, quadri
del color dei suoi occhi,
del suo sorriso.
Ne assaporò via via il piacere,
e scrisse parole
lisce come velluto,
leggere come seta.
Attese e visse
al pensiero dell'attimo supremo,
l’idea di stringerla a sé
tremante, confusa e
ne pregustò lo smarrimento.
Notti si fecero albe,
albe grandiose di musici suoni,
irradiate da incendi
di rossi papaveri,
da dita rosate - delicate.
Passò giorni, mesi, anni
corteggiando l’idea dell’amata,
il tempo del possesso
e i suoi prodigi.

Stefania Pellegrini ©
  DIRITTI RISERVATI
(pubblicata su Rivista Euterpe n. 33 - luglio 2021)



(Le mie foto)
Citazione: 
Se non ricordi che amore t’abbia mai fatto commettere la più piccola follia, allora non hai amato.
William Shakespeare 

sabato 19 giugno 2021

Ricorderemo

 

Ricorderemo questi baci
il canto sommesso che sale
e muove come l'onda.
Sapore fruttato
fragola, miele
tra le umide labbra.
Dolcezza di piena che travolge,
brezza leggera alita la schiena.
Ricorderemo il desiderio che sale
dalla voce del cuore,
la melodia che rinnova
la perla di luna
mentre veglia i sogni
dei teneri amanti.
Ricorderemo questi baci!
Il giorno che ci sveglieremo
e non saremo più accanto.

Stefania Pellegrini ©



domenica 4 aprile 2021

Rintocchi

 

Rintocchi di campane
lontane
sfiorano corde
rapprese del cuore,
sciolgono moti nostalgici nelle ore.
Oggi è vago il mio sentire
perso tra i colori e la luce intensa
che abbaglia la stanza
mentre il silenzio incombe
e penetra profondo.
Dove si sono persi
gli anni miei spensierati?
Dove siete voi che animavate
i miei silenzi?
Il tempo rammenda,
ricuce gli orli sfilacciati
dei ricordi,
le cicatrici si saldano,
ma mai quelle delle assenze
nel cuore.

Stefania Pellegrini ©

sabato 27 marzo 2021

Poi primavera

 


Arriva gentil giovinetta
ma indugia timorosa
l'avventura prepara
ché grigiore trasformi
allegria sottesa e ad un cenno
espanda la sua arma segreta.
Fiorisca il cielo e la terra, fiorisca
il cuore all'attesa.
Poi primavera lei entra sicura
tu la senti arrivare
e capisci che la sua allegrezza
sarà la tua e l'accogli
nel nido del cuore
per i giorni senza sole.
Saluti l'incontro
dei suoi occhi azzurro cielo
le bocche di rosa
e stelle nivee tra il verde acceso
del suo velo, saluti le intese
diffuse
di languide fragranze.
Sarà valzer nei prati
di leggiadre farfalle
e acuti accorderanno
grilli e cicale
con il canto amoroso degli uccelli.
Saluterai il suo passo
di dolce gazzella e la gioia
cancellerà le nuvole dal petto
al fiorire ancor la leggerezza
di un tempo che fu giovinezza.

Stefania Pellegrini ©

domenica 21 marzo 2021

Oggi ancora insieme

 

Ricordi quel giorno?
Il tuo ritardo.
Tutti c’erano
sul piazzale della chiesa,
anch’io in macchina
ad aspettare.
“Facciamo un altro giro
intorno”,
disse il babbo all’autista.
Trascuravi la puntualità,
l’avevo imparato
da tempo.
Ma quel giorno, proprio quello,
non l’avevo pensato.
Arrivasti,
e questo solo contò.
L’attesa, la sua ansia
dimenticai in un attimo.
Inciampasti lungo la navata,
forse per l’emozione,
sotto braccio a tua madre.
Non ricordi?
Non è essenziale,
oggi siamo ancora insieme.
Del tempo attraversato,
della tanta strada percorsa
io sarò la tua memoria.

Stefania Pellegrini©

venerdì 12 marzo 2021

Sono stati giorni

 

Sono stati antichi e giovani
quei giorni
che risalgono
nel cicaleccio di istanti
lunghi come anni
e sordi alla corsa del tempo,
a salire, scendere gradini
con l'animo leggero.

Sono stati giorni
di smarrimenti nel vento
a slittare dalle rotaie
delle pagine scritte
cercando la rotta
verso il mare della conoscenza.
E ancora la loro bellezza
è un cielo azzurro
che s'apre dentro e incrina la voce.

Stefania Pellegrini© 

(inedita - diritti riservati)

domenica 24 gennaio 2021

Al calar della sera

 

Ho consumato strade
ho salito gradini, ho sceso scale.
Nelle tasche bucate
ho tra le mani
sassolini del mio vagare.
So di terra, so di mare e non tengo
ancore per ormeggiare.
Ora il vento
mi parla di strade in discesa
e il silenzio,
è un silenzio oscuro.
Nell'aria pungente
solo fruscii di eriche lontane,
fioche fragranze di lavande.
Il mare osserva muto
l'effimero gioco di luci
di un viaggio senza tempo e
la mente ogni pensiero affonda,
come l'onda scompare silenziosa.

Stefania Pellegrini ©
(Anno 2011)

mercoledì 20 gennaio 2021

In quell'andare

 

In quell’andare vagabondo tra le corti
alla ricerca di pietre e monili
cogliendo qua - là,
prima che tramonti,
nel silenzio a volte ostile,
una parola che rimi con divenire.

Ascoltare la voce nascere dentro
da un richiamo
che fughi incertezze
tra le dita dell’aurora.

Dissetare l’arsura
alla fonte del piacere
di sguardi dolci – occhi distanti,
prima che l’oggi non sia nel domani
e il cuore smagrisca
nella pena di un vuoto
che si dilati con la nostalgia.

Stefania Pellegrini ©

(sulla raccolta "ITACA NEL CUORE" CTL Editore)

domenica 22 novembre 2020

Acquarello di vita

 

Assetata l'estate d'allora
rubava le risa - le folate d'allegria
urla e burla scanzonate,
i giorni scarmigliati
che più non resero
le ingenue bramosie
delle corse chiassose
tra eccitanti scoperte.
E svanirono così come voci
di passeri migrati
la mattina che lasciai
le persiane verdi
rimpetto al mare,
e salutai l'aria luminosa
pregna d'umori
del paese schietto e ridente.
Immagini di vita,
di scogli, di mare,
aromi di gigli
e un sole ardente,
con gli amici
a fare ala al mio andare.
Sfumarono con essa
e più non resero
la leggerezza dei giorni
all'ombra dei cortili,
il caldo olezzo
dell'accogliente pineta,
le complicità
di vaporose spume,
frizzanti, tra amabili riflussi.

Stefania Pellegrini ©

mercoledì 18 novembre 2020

La corsa dei giorni

 

Penso ai giorni trascorsi,
al tempo alla riva
che mi sospinge via.
Albe - subito tramonti,
e neanche me ne accorgo.
Non bastano le dita per metterli in fila,
non basta a volte la memoria
a contenerli.
Eppure sono stati,
e sono tanti.
Spesso poco rimane
a parte un fruscio di vento - arriva
l'onda di nostalgia
e di qualche stella spenta
l'anima sveglia sulla via.
Stuoli di uccelli
le settimane - i mesi - gli anni,
uno dopo l'altro
vanno
e la corsa m'accorcia il fiato.
 
Stefania Pellegrini ©
(inedita - diritti riservati)

lunedì 9 novembre 2020

Il nostro vento

 

Hanno pettinato le nuvole
questa mattina,
e un cerchio opalescente
avvolge un sole malato
che balugina sfuocato là
dove curvano sinuose le montagne.
La campagna assopita – riposa.
Una foschia apparente
prevarica le colline – le culla –
le protegge da sguardi indiscreti.
Sul passo di ieri il nostro giorno
lentamente avanza
senza pretese si siede a fianco.
Il sole sbadiglia – addita lontano
la quiete di un vento
che ha perso la sua energia
ma ancora guida il sogno che ci rimane.

Stefania Pellegrini ©

venerdì 6 novembre 2020

Torna novembre

 

W. Turner

Torna novembre..
Torna sul viale alberato
a passo di danza.
Nel vento amico
che ricama
arabeschi nell'aria
col giallo oro del fogliame.
Torna nella luce
di velate penombre.
Solo ieri calde e accese
in barbagli
di colorata visione.
Tutto ha il suo tempo
un culmine e un declino.
Vedi la foglia ieri rubino
sull'albero appesa
oggi è gialla
e già cede rassegnata
alla sua fine.
Tutto ha un ritorno,
un riavvio.
Qualcuno lascia in silenzio
la sua stanza,
qualcun altro anela al suo
primo alito di vita.

Stefania Pellegrini ©

martedì 27 ottobre 2020

Anche le nubi sanno

 


Potessi sciogliere il groviglio dei ricordi
e raggiungere l'anima di quel ch'é stato
ritrovare la voce.
Chiederei al tempo di concedermi
    anche solo un soffio,
     un alito di vento sulle note
di quella canzone che ha segnato il mio percorso.
Per rivivere nel suo fiato,
     nella musica che ho amato.
     Nei gesti schivi, nelle parole
     nei sorrisi che mi hanno accompagnato.
Sorride il cielo,
lui sa di non potermi render merito
di quel che chiedo.
Rosee nubi,
     lente s'accompagnano
nell'immenso manto azzurro,
     strette strette, le une alle altre,
anche loro sanno
che presto più non saranno
pulcino – aquila - delfino...
e in silenzio vanno incontro al loro divenire.

Stefania Pellegrini ©

DIRITTI RISERVATI ALL'AUTRICE

giovedì 24 settembre 2020

La scatola di latta

 

Nella scatola di latta –
vecchie lettere – cartoline,
dai bordi seppia sgualciti,
inchiostri sbiaditi dal tempo.
Un sentore di odori stantii -
di giorni passati,
di pensieri navigati -
aleggia leggero nell'aria.
Parole,
davanti agli occhi,
corrono sui fogli
come gioco di lucciole
di una sera estiva.
Volteggia una danza
in un nostalgico incontro
con volti lasciati
e le dita
sfiorano i fogli leggere,
timorose
di cederli al fuoco per sempre.
Intrecci di umori
in un frinir distante di cicale,
coglie la mente
il languido struggimento
di presenze andate.

Stefania Pellegrini ©

DIRITTI RISERVATI

sabato 19 settembre 2020

Cogliere l'attimo

 

Sarebbe bello
ritrovare l'anima
dei giorni navigati
con quel vezzo di pizzi
che ricamava l'istante.
Il mare accordava note sulla sabbia,
saliva - scendeva
il languido moto di risacca
e nessuna barriera
conteneva l'avventato
bagno del cuore
che in quelle acque si pasceva d'illusioni.
Nebulosi i sogni persi sulla via
e tacciono le anime
di chi è andato.
Il passato ha ceduto il testimone
ma nel presente
annoda parole
coi profili dell'amore. 
 
Stefania Pellegrini ©
DIRITTI RISERVATI

Ultima pubblicazione ANNO 2020

Cercando l'Isola - Recensione di "Itaca nel cuore"

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