giovedì 23 luglio 2020

Così pare


Figlia d'acqua e di vento
onda d'irrequieti
volatili pensieri.
Ora nube corrucciata
spersa
tra vapori di nubi
e fuochi di luce.
Ora spuma vaporosa
sognante
torna
ad inseguire
riflessi di corallo.
Così pare
mi volle il cielo
tra sabbie e maree sbattuta
alga portata dal vento
tra rocce e prati fermata
con l'onda
dell'oceano negli occhi
sempre a ricordare.

Stefania Pellegrini ©

(dalla mia raccolta Isole - END Edizioni)

domenica 19 luglio 2020

Ancora un'ultima tenerezza

Ancora un'ultima tenerezza
carezze lievi, timorose
a rubare lo sguardo
che sfugga la tristezza.
Mille volte ancora
danzi con me sul cuore
onda vaporosa la tua vita.
Vorrei proteggere
i tuoi giorni lontani da me.
Vieni
poggia la testa sulla mia spalla
prima di prendere la via.
Tieni ricordo del mio sentire
naviga insieme ai miei occhi
il mare del tuo futuro.
Non rinnegare i tuoi sogni
ma tienili con te ogni giorno
vedrai la vita
con sfumature d'infinito.
E quando abbrunata la vela
calerà sui miei giorni
porta con te l'impronta
guida dei tuoi primi passi.

Stefania Pellegrini ©
(dalla raccolta Isole-END Edizioni)

giovedì 16 luglio 2020

Tu solo


Da un cielo di smalto il sole
occhieggia malizioso
tu mi appari
miraggio della mente.
La scoperta apre al cuore
la strada al desiderio.
Tu realtà o sogno,
come luminoso astro
che calamita l'attenzione
energia che incarna la passione.
Come la forza dell'acqua
rompe argini, straripa
e travolge impetuosa.
Tu realtà o sogno,
tra magnolie odorose
di arancio e vene di giglio,
tra fragranze misteriose
che inebriano e seducono i sensi.
Tu solo luce di cometa
istante che abbaglia
e si perde lontano.
 
Stefania Pellegrini
(Tratta da "Tra le ali dei sogni")

domenica 12 luglio 2020

Senza fretta


Indossiamo i giorni come abito
usato
nella consuetudine
di un rituale già provato.
Vi posiamo sguardi distratti
impazienti di giungere
a mete inesplorate.
Lentamente la strada s'accorcia
e l'idea
ci ferma sulla soglia.


-Siedi vicino a me - ti dico,
incontriamo il sole
che sgomita tra nubi assiepate,
e piove luce
sui nostri volti.
Il giorno è nostro
non lasciamo che giri pagina
senza averlo ascoltato.

Stefania Pellegrini ©

giovedì 9 luglio 2020

Tra i rimpianti del passato


Vorrei tornassi a me, madre,
un solo istante.

 
Riavere il tempo amico gentile
arriso
all'animo mio leggero.
Vago nel profumo passito
dalle carezze sfiorite
e flebili voci salgono
in un canto errante
di mare sommerso nella conchiglia.

E vorrei consolare ciò che sospeso
nacque nel rimpianto.


Penso allo sbocciare precoce
di un inverno a cui la voce
non diede conforto,
alla distanza
che divise i nostri incontri.
A quei tuoi occhi tristi
persi in spire
di pensieri chiusi dalla pena
che le mie mani non colsero.

Anche se la tua voce lieve sarà
appesa ai palpiti
dei sogni,
torna sul mio cuore a posare
gioia di un ultimo saluto.
Un soffio di tenerezza muto
a sciogliere un amaro rimpianto.

Stefania Pellegrini ©
DIRITTI RISERVATI

lunedì 6 luglio 2020

Al cospetto della natura


C'è un ritmo, una melodia
nella pioggia che batte sulle tegole
e cade giù in volo senza paracadute.
C'è nel mare,
nell'onde che frangono alla riva,
nel loro moto d'animo inquieto, fluttuante.
Nel torrente avventuroso,
temerario della mia valle
che mi soffermo ad osservare.
Lo trovo nell’anima del bosco,
nel suo pulsare tra uno sbadiglio
e un corto raggio solare,
nell'assolo del cardellino
che sento cantare.
L'armonia che colgo mi stranisce,
mi fa sentire timida, impotente
al cospetto di fatta bellezza.
E struggimento mi piove
di grazia di musica in petto,
dolcezza che fatico a trattenere.
Rapita dalla meraviglia,
l'immensità respiro
di quella lontananza che inseguo,
di quel mostrarsi e ritirarsi
della natura inarrivabile,
che tento invano di decifrare.

Stefania Pellegrini©

venerdì 3 luglio 2020

Luglio


Luglio... sei lettere sul foglio,
il sole
alto allo zenit,
un baffo di vento e il giovinetto
sulla soglia
preme per entrare.


La porta si apre - si chiude
a un ripetersi
già incontrato.
E i giorni sfumano,
uno sull'altro - scorciano il fiato.

L'alito caldo,
la salita a metà dell'anno,
il mare – il cielo...
Inchiostro azzurro
fissa il passo sul foglio -
la voglia d'andare,
di liberar sogni dagli ormeggi,
sfuggir pensieri stanchi,
fradici di sudore.

E lui si pavoneggia,
sorride invitante.
Lo guardi - incalza radioso,
specchia sole - luce -
fiammeggia ardente calore -
solfeggia note ariose.
Rifrange il lago
cullando l'aria in calma piatta.

Se non fermi il passo
corre via -
prima di averlo abbracciato.

Stefania Pellegrini©
DIRITTI RISERVATI

martedì 30 giugno 2020

Noi insieme

Cavalcava i giorni un sentore
di semplici fiori di campo:
azzurri, gialli, screziati bianchi.
A mazzi ne raccoglievo
per la dolcezza dei profumi
dei copiosi grappoli pendenti
per la nascita dei nostri accordi.
I richiami del cuore
portavano carezze leggere
di un arpeggiare di note
gioiose.
Parlavano gli sguardi
una tenerezza silenziosa
sbocciata sull’armonia dei pensieri
e la parola diventava faro
sulla via.
Noi semplicemente
noi incontro ai giorni andavamo
scoprendoci pian piano
in un petalo per volta…
Ci ritrovammo appesi insieme
all’amo di una nuova vita.

Stefania Pellegrini ©
(raccolta Isole-END Edizioni)

venerdì 26 giugno 2020

Forse sei là


Ti cerco sulla scia dell’ultima stella,
ti inseguo sull’onda di un ricordo,
mia perla dello scrigno segreto.
Quando il mattino diventa oro
tra le spire dell’ultimo sogno
ancora cerco il tuo volto,
il tuo sorriso.
E ancora al risveglio
nel volteggio leggiadro d’una farfalla,
nella voce che anima il vento,
nell’odore salmastro del mare.
Forse sei là
dove gli aquiloni vanno volando
strappati dal vento,
là, dove c’è bellezza e mistero infinito,
ti cerco.
Vorrei vestirmi dei tuoi pensieri
dirti quel che non dissi ieri
e ciò che è stato poi,
parlare di noi e del tempo negatoci.
Mi mancano i tuoi abbracci,
le tue mani
abili con ago e filo di preziosi ricami,
Mi manca la tua voce, madre,
non sai quanto…

Stefania Pellegrini©

sabato 20 giugno 2020

Alle terre di mezzo

Andata la gazza il suono si svuota,
si spoglia il bosco,
ruggine oro la foglia.
Affollano nuvole il cielo
e il vento le cotona,

grigie informi ombre
che al vuoto aspirano
annullando profili sugli oggetti
nella stanza,
mentre il silenzio
con l'assenza s'accoppia.

La clessidra si svuota
e sull'edera in giardino
il ronzio di un'ape assilla
fastidiosa.
Sono grevi i giorni
sotto la rete ambigua
delle terre di mezzo
nell'attesa di un mutare
che non trova stelle in cielo.

Chissà se i sentieri spersi
si ritroveranno
alle rotonde dei giorni nuovi,
aperti ai bivi, alle svolte,
in un eccentrico corale suono
che dia voce al canto delle cicale.

Stefania Pellegrini ©

mercoledì 17 giugno 2020

Note scordate


La casa silenziosa è vuota di te.
Un vento sibillino insinua visioni,
al fare di giorni
che non ci appartengono.
E quando la mente conduce,
niente sembra essere stato.
Il tempo ha scavato solchi,
assorbito come spugna
una parte di noi,
ci nasconde i monili
dei nostri istanti insieme.
Ci siamo perse - tra spiragli
di fioche iniziative -
ritrovate - all'inseguire sogni
di lune lontane, in balia
di questo tempo avaro
che limita le nostre soste.
Mi aggiro inquieta -
del sole, anemone sfiorito,
non trovo più i raggi,
la voce inciampa nel vuoto,
perde suoni...
Su partiture scomposte
provo a ricomporre accordi
ma note scordate
trovo per il cuore,
un fastidioso realismo critico
di dubbio sollievo.

Stefania Pellegrini ©
DIRITTI RISERVATI

Ultima pubblicazione ANNO 2020

Cercando l'Isola - Recensione di "Itaca nel cuore"

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