Cosa resta di voi
che il fiume non abbia portato al mare,
cosa rimane tra il vostro passare
e il mio rimanere?
I sorrisi, gli sguardi
gli incontri dei miei occhi nei vostri,
il calore degli abbracci,
sono sfumate tracce
di un inchiostro scolorito
delle pagine scritte dal tempo.
Immagini, ombre
avvolte da una cortina nebulosa
si mostrano, si nascondono.
Ma ho sempre i vostri nomi
e uno ad uno vi leggo,
come reliquie di un tempo all'origine
senza più dolore,
nel silenzio che veglia indisturbato.
Qui nei giorni
che ancora il tempo mi concede
mi nasce spesso il desiderio
di ripescare il fiore
di quelle albe rosee, calde sul cuore,
anche solo il vagito di un giorno lasciato
per chiuderli in una tazza e poterli
riassaporare.
Stefania Pellegrini© -
(poesia tratta dalla raccolta: "Quel che resta dei giorni"
Casa Editrice Montedit )