sculture di granito
tra rocce dure e cristalline.
Marzo inoltrato
avanzo con le ciaspole
sull'alterato candore niveo
del sentiero.
Ebbro lo sguardo d'immenso
il silenzio arde di purezza,
quanta fragilità dell'essere
mirando l'infinito!
Un piacere s'affaccia
sconosciuto
nell'incontenibile chiarore
frantuma ogni mio pensiero.
lamenta la gronda d'un casolare
alle pendenti frastagliate sculture
di petali lucenti.
Un umidore tradisce rivoli
di neve disciolta
annuncia i primi passi
della primavera.
Il sole nella sua completezza
pare aprire riflessi di sogno
m'abbandono
assaporando tepori d'emozione.
tra rocce dure e cristalline.
Marzo inoltrato
avanzo con le ciaspole
sull'alterato candore niveo
del sentiero.
Ebbro lo sguardo d'immenso
il silenzio arde di purezza,
quanta fragilità dell'essere
mirando l'infinito!
Un piacere s'affaccia
sconosciuto
nell'incontenibile chiarore
frantuma ogni mio pensiero.
lamenta la gronda d'un casolare
alle pendenti frastagliate sculture
di petali lucenti.
Un umidore tradisce rivoli
di neve disciolta
annuncia i primi passi
della primavera.
Il sole nella sua completezza
pare aprire riflessi di sogno
m'abbandono
assaporando tepori d'emozione.
Stefania Pellegrini
(da "Isole" - END Edizioni - Anno 2016)