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mercoledì 24 aprile 2019

Sul mare di Croazia

Il pensiero s'immergeva
tra le chiare acque
s'abbandonava
al dolce trasporto ristoratore
e riemergeva
svuotato da ogni resistenza.
Sciabordava in lento abbandono
nell'aria calda del mare croato.
Velata la luce rosata
tingeva pastello la scogliera
contagiando l'aria
in sonnolento silenzio.
Il tuo respiro,
profumava tenerezza,
gradevole tepore
di delicata carezza,
di piuma a sfiorare la pelle.
E il mio cuore leggero volava
come soffione nell'aria,
volava sull'ala di un gabbiano
fin quasi a toccare il cielo.
Fu un raggio d'azzurro
come un sogno
attraversò il corpo
e mi sentii parte di un angolo
di paradiso.
Stefania Pellegrini ©
 
(dalla raccolta "Tra le ali dei sogni")

Restami accanto

Vieni, questa divina melodia
è ammaliante soavità
prodigio che strega il cuore.
Improvvisa scende la luce
alla sottile linea d'orizzonte
che sembra unire cielo e mare.
Miscelati gialli e rossi intensi
mostrano un cielo di fuoco
che volge alla sera.
Restami accanto,
non serviranno le parole
questo crepuscolo ha la luce,
la voce per alimentare il sogno,
la dolcezza struggente
che gioca coll'illusione.
Restami accanto, faro delle mie ore
l'anima fiorisce
come traboccanti papaveri,
e col vento benevolo
un'orchestra suona
la tenerezza dell'amore.
Restami accanto ancora,
non può finire questa magia
sarei anima senza più astro
notte da crepuscoli senza colori.
Stefania Pellegrini ©
 
(dalla raccolta "Tra le ali dei sogni")

martedì 16 aprile 2019

Scorci della mente

 Scorci della mente
in abbagli di luci e ombre,
assillanti  -  ingannevoli,
tornano questa notte
a assediare morfeo.
Giostra d'immagini 
ruota in un avvicendarsi 
  di figure contorte.
Precipita in una valle
angusta il fiume torbido,
a tratti impetuoso.
Tane e precipizi ostacolano
la visione del presente,
velato - confuso al suo apparire.
Solo il tuo volto a tratti consola,
piacevole musica d'insieme 
che affascina - attrae la mente.
Oh, se aperti gli occhi
non trovassi la tua mano
a sollevare il velo della notte!
Fuori albeggia,
con dita leggere ti sfioro,
il tepore del tuo corpo rassicura
mi pervade dolcemente.
Ora so
che è stato solo un sogno.

Stefania Pellegrini ©

A mezzodì

 Illuminante copiosa
l'ora gode
del rossore cocente
civetta con il fiammeggiar
dei papaveri porpurei
che sorridono ondeggiano vivaci
all'ape vogliosa.
Nell'incalzo radioso
è ilare pigolio
di nidi
alternanze di trilli
festosi, crescenti calanti
sfumati
in mormorii di fonti.
Il sole in alto
canta gloria al giorno.
Vieni sediamoci
all'ombra del noce
sorseggiamo lo zampillo
d'ogni cosa
la pienezza del momento,
l'armonia diffusa.
Smagrirà presto il giorno
nella frescura.
Ritagliamo le emozioni
portiamole con noi
nella sera!
Stefania Pellegrini ©
(su Isole - END Edizioni)

martedì 9 aprile 2019

A mia madre

 
Vorrei - vorrei poggiare ancora il volto
sulla tua spalla
carezzare quel lembo di bocca
che perse un giorno
il suo sorriso migliore.
Vorrei che il tuo cuore
si facesse culla per le pene mie,
il mio petto 
confortante nido per i tuoi pensieri.
Cancellare le ombre che lasciasti
sul sentiero dolente.
 
Ma per quanto ti cerchi,
chieda di te al vento - all'acqua,
alle stelle della sera,
mi abbeveri alla polla del desiderio,
non trovo risposte
ai miei richiami.

Forse un giorno ti scoprirò
nella sagoma di una nube nel cielo
o nel bagliore dell'ultima stella.
Forse dovrò attendere
di oltrepassare la soglia del tempo,

ma ti troverò  - e sarà per sempre.

Stefania Pellegrini ©

Ultima pubblicazione ANNO 2020

Cercando l'Isola - Recensione di "Itaca nel cuore"

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