martedì 31 dicembre 2019

E così ogni anno

Mentre l'anno vecchio
è in agonia
il nuovo ti prepari
a incontrare sulla via,
con sorprese nelle tasche
da svelare,
giorni uno sull'altro
a sommare.
Tu lì ad augurare,
augurarti sia speciale:
magico, di pace.
Bello e ricco in salute
di gioie ferace.
Lo vorresti un mago
a fare miracoli di magia
per il povero, l'emarginato,
ché la miseria sia un ricordo
e ognuno rispettato.
Ma sai bene che è solo
un sogno:
Lo tsunami è in agguato,
il dolore dietro l'angolo
accampato.
Eppure come il pane
ogni fetta ti prepari
ad assaporare,
nuovi semi a dimorare.
Ché sia speranza ancora!
E così ogni anno...
il desiderio si colora.
Magari chissà ...
Prima o poi migliora.

Stefania Pellegrini ©

BUONA FINE E BUON INIZIO 2020.
AUGURI A TUTTI !

lunedì 23 dicembre 2019

Natale ancora


 Natale ancora.
Dolce fiaba antica ritorna
e sfarina nostalgica magia
di un tempo leggero
tra il bue, l'asinello
il presepe d'una volta.
Natale ora di frastuoni
e luci arabescate sulla via,
di code ai grandi magazzini
di pacchetti infiocchettati,
di bagliori cristallini
dalle vetrine luccicanti.
Il grande abete addobato
sulla piazza
il frastuono sulla via.
Abbagliante tempo di vanità,
vuoto s'aggira
e svia l'umanità tutta
dalla pura luce della rinascita.
Ma sarà Natale vero, se vorrai.
Tu Piccolo che rinasci
ancora nella stalla.
Tu che sai,
torna a vivere in noi
ad alleviare dolore e miseria
su questa terra
provata dalla sofferenza,
guidaci sulle vie
della semplicità e dello stupore.
Stefania Pellegrini © 

I MIEI PIU' SINCERI AUGURI DI BUONE FESTE
A TUTTI VOI CHE MI LEGGETE.

sabato 21 dicembre 2019

Il presepe era là


Tornano rapidi i giorni
e dicembre ci accoglie
tra il candido chiarore
del suo manto nevoso.
Prende e sale allora
nostalgia di dolcezze
lasciate al cuore di bimba.
Rive muschiate di stagni
tra carta stagnola e statuette
lungo sentieri di ghiaia,
il bambinello tra il bue e l'asinello.
Il presepe era là
sotto un cielo di carta appesa
trapuntata di stelle.
Magia era nell'aria
per l'attesa della grande luce
sulla via della grotta.
Era stupore negli occhi e
spirito di festa nel cuore.
Con semplicità si gioiva
nel tepore familiare,
ancora si poteva
e dimenticare il mondo
fuori della porta.
Stefania Pellegrini ©

giovedì 19 dicembre 2019

C'è nell'aria


C'è qualcosa d'insolito
nel candido chiarore
di questa notte bianca.
Volteggiano minuscoli cristalli
scendendo giù dal cielo
e paiono soffermarsi nell'aria
quasi in attesa.
Quante notti come questa,
quante notti sulla via
di Betlemme a consumare
l'attesa della luce
che rischiari il cammino!
Dove si è persa la tua voce,
Signore?
Troppo frastuono
nei centri commerciali,
troppe luci,
troppe voci nella stanza.
E la voce mi manca
per l'incanto dell'attesa.
Abbiamo scritto pagine di storia
tradendo il tuo verbo, Signore
stanotte qui affidiamo
alla mangiatoia il nostro
letto di spine e ripetiamo
la nostra preghiera
confidando nella tua voce
per un Mondo migliore.
Stefania Pellegrini ©

lunedì 16 dicembre 2019

Sulla via di casa


La neve attesa s'attarda
dietro raggi di sole
respira il bosco sbadigli di luce
e madidi muschi gemono
lacrime di ghiaccio.
L'aria trasuda languida
struggente attesa
mentre sulla via di casa
faccio ritorno.
Gelido il vento di dicembre
rapprende il mio fiato
in un silenzio che m'avvolge
pregno d'umori assonnati.
E un brivido m'attraversa
nell'ora che presto aprirà
a bagliori di scintille.
Quanti miseri
staranno vagando ora
per un po' di tepore
e un rifugio di pace!
Dove Sei? Eppure ci Sei,
ma io non Ti vedo.
Alzo lo sguardo al cielo e
  Ti cerco. 

Stefania Pellegrini©

sabato 14 dicembre 2019

E' inverno

Filamenti di nuvole in cielo
rosato chiarore di vette
nel sole luminoso che sale
improvviso sull’azzurro.
Bianche tra l’erba verde
margherite in giardino
e quella rosa rossa fiorita
che fa pensare alla primavera.

Spii incredula e quasi non capisci
eppure… nel bosco il prugnolo
è di nuovo vestito di rosso.
Pensi alle cerulee bacche
di vischio tra rami d’abete
al luccichio cristallino
del brunito faggio
dei cuscini di morbido muschio.

Sorpresa ti lasci contagiare
dall’aria stranamente irreale
dal silenzio pregno d’umori stregati
che accende quel senso
di latente magia e confusamente
richiama il mistero.
E’ inverno! Non stupirti
del sorprendente potere della natura.

©Stefania Pellegrini©

giovedì 12 dicembre 2019

Questi giorni

Questi giorni …
tra rosse stelle e rami d'agrifoglio
i tralci augurali di vischio
dalla vecchietta sulla via,
l'offerta pietosa d'elemosina
al primo mendìco
a rabbrividire sull'uscio
nel gesto frettoloso che si perde
tra scambi d'auguri e ultime spese.

Questi giorni … a vivere l'attesa.
Il tempo nel suo scorrere
ladro d'ore di luce
generoso di rintocchi
di tenerezze sopite,
che riporta cenni di note
da suoni nostalgici lontani,
visioni di presenze andate.

Questi giorni … a cercare la gioia
della rinascita nel cuore,
a ritagliare speranze
per un sincero abbraccio nel mondo
di pace e d'amore. 
Stefania Pellegrini©

martedì 10 dicembre 2019

Fare ordine

Avevo chiuso emozioni in un cassetto:
fogli bianchi … scritti
con colori e penne diverse,
poi il tempo aveva fatto il resto.
Erano tutti lì: sgualciti, ingialliti,
a tratti sbiaditi, impressi nella gioia,
strappati dal dolore.
Oggi mi sono detta:
è tempo di riordinare, rielaborare,
liberarmi di ciò ch'è stato,
come in un vecchio armadio
gettare ciò ch'è superato.
Ma le intenzioni fanno strada
ai timori,
non voglio ascoltare echi
di pietre smosse
ritrovare spine di rose rosse,
odori e suoni aspri,
lacrime di cera
su mozziconi di candele spente.
Certo il vento avrà spazzato
via le nubi
e il tempo, mi dico, onda su onda
dispiega voce nuova
addolcita di suoni e di umori.
Potrò guardare leggera ai profili passati?
Stefania Pellegrini ©
DIRITTI D'AUTORE Art. 8 della legge. 633/41
 

sabato 7 dicembre 2019

Vento di levante

Contorni
di conturbanti attese
idillio solitario di parole.
Attimi replicano nella mente
volteggiare avido
di setosi approcci,
vogliosi baci madidi di miele e
profumi d'instancabili giochi.
Giacciono desideri insoddisfatti
sul fremere di sogni
perduti nell'oasi
di quel che
fu il tuo amore.
Una brezza di levante
poggia calda
veli di nebbie in cielo e
investe d'umidore
le vesti.
Confusa non sai contenere
le lacrime.
Svanita ogni certezza
rotoli l'inquietudine
sul letto a due piazze
aspettando invano
l'arrendevole gesto,
l'animato suo richiamo
che dia ancora scocca
alla freccia
d'un nuovo approccio d'amore.
Stefania Pellegrini ©
OGNI DIRITTO RISERVATO ALL'AUTRICE

mercoledì 4 dicembre 2019

In ascolto

Ascolto l'argentino canto
che l'acqua del torrente
scivolando si porta.
Volano e si frangono pensieri
sui ciottoli biancastri,
gorgogliano con l'acqua
e scompaiono.
Aquilone la mente
sospinta dal vento,
volteggia con la brezza
che soffia
sulle cristalline acque.
Non penso a qualcosa,
ma dal profondo dell'anima
si leva un'armonia
che si disperde nell'aria.
Il canto nulla mi porta,
né la brezza che mi sfiora.
Ma il cuore rapito muto si specchia,
e l'acqua limpida riflette
la serenità del mio sguardo.
(anno 2009)
 
Stefania Pellegrini ©

domenica 1 dicembre 2019

Note stonate

FOTO-ELABORAZIONE
Tornavo nella sera
nubi caricavano l'orizzonte
minacciose, cupe.
La luce grigia dell'autunno
incombeva astiosa.

L'avevo attesa come
alla sera la luna.
Rubiconda e perlata idea
ammantata dei veli
del perdono
dolce nettare d'un sorriso
palpabile rugiada
sulla pelle ambrata.

Ronzavano nella stranulata luce
api come impazzite
note stonate si rincorrevano
nella mente confusa.
Il vento spazzava via
le foglie accartocciate
l'ultima speranza
mancava i passi della sera. 

©Stefania Pellegrini
TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Ultima pubblicazione ANNO 2020

Cercando l'Isola - Recensione di "Itaca nel cuore"

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