venerdì 24 settembre 2021

Da un gioco di specchi

 


Sta lì invitante, tra sorriso e grazia
di tulipani, gialli e rossi,
schiusi oggi in giardino -
Oggi, come alla casa bianca allora.
Sta lì,
da un gioco di specchi,
un niente che accende tutto.  

E l’immagine di lei all’infinito,
illuminante,
ripete gaia - sotto,
sopra, incroci di rondini in volo...
profumi di buono…
di dolce sfornato…
di allegro meriggio d’aprile.

Il cielo è terso, azzurro - bianca la luce.
Così fresca e chiara,
rassicurante negli occhi materni,
e sul portico ora,
ove un minuto indugia
sulla gonna di panno lenci verde,
e le scarpette di vernice bianca.

Sento la voce di mio padre -
di mia madre - mite e festosa,

poi… poi più nulla.

Stefania Pellegrini ©

(Inedito 2021 - diritti riservati)

4 commenti:

Arwen Elfa ha detto...

Bella poesia anche se velata di tristezza. La dolce Primavera, peccato che si sia già in Autunno, non ho nulla contro l'Autunno che ha anche lati positvi ma mi manca troppo la luce. Un saluto e buona settimana ma soprattutto sereno Autunno

Annamaria ha detto...

Una poesia ricca di riflessi e di rimandi, sognante, con quella concretezza finale della gonna di panno lenci verde e le scarpette bianche. Sembra un ricordo che affiora mentre ti stai addormentando e in questo senso è dolcemente pascoliana.
Bellissima!!!

Stefyp. ha detto...

Ciao Arwen, purtroppo sì, siamo in autunno. La primavera manca molto anche a me, benché anche questa stagione ci mostri bei colori, il tepore e gli spazi aperti della primavera si fanno sentire. Grazie per la visita, grazie di cuore e buona serata.

Stefyp. ha detto...

Grazie, cara Annamaria i tuoi commenti sono sempre ricchi di spunti per me su cui soffermarsi a riflettere. Grazie di cuore anche per la visita. Un abbraccio e un sorriso, a presto.

Ultima pubblicazione ANNO 2020

Cercando l'Isola - Recensione di "Itaca nel cuore"

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