foto Marie - da Pixabay
e aspetto, aspetto che il suo trillo
risvegli la casa deserta
e riempia questo vuoto
con il calore della tua voce,
del tuo essermi vicino
anche attraverso l'inevitabile
deteriorarsi del nostro tempo.
La tua voce che mi raggiunge
come lo scorrere del ruscello,
e noi vicini, e così lontani.
La tua voce a tranquillizzarmi,
la tua voce intensa
come il rosseggiare di un'altra aurora.
Così vicina, noi così lontani.
La tua bocca mentre mi sorridi,
il passo tuo, allegro accanto a me...
D'improvviso squilla...
Pronto?... PRONTO!
Riaggancio delusa.
La voce sconosciuta da un call – center
mi parla di pubblicità.
Stefania Pellegrini ©
1 commento:
Spesso le aspettative ci deludono.
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