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martedì 12 novembre 2019

Nostalgia di tempo

Ramon Casas 
 
Torniamo a parlare di noi
solfeggi lontani
voce di tempo
impressa dentro.
Sfogliamo pagine e pagine
di accordi nostalgici.
Vento rapisce
il nostro cicaleccio stupito
incredulo
solleva la patina
accartocciata dei giorni.
Ci mostra stralci interrotti
volatili ricordi.
Fioche essenze amare, dolci
chiaroscuri
di nubi lontane
in un cielo pallido di luci.
Fiori secchi, appassiti
odorano polvere e muffa.
Persi gli ebbri aromi
e gli ardori di quei giorni
resta compagna
la voce dei nostri cuori.
Stefania Pellegrini ©
(pubblicata su Isole-END-Edizioni) 

venerdì 11 ottobre 2019

Memorie della sera

Non torneranno a fiorire le rose
per noi, le bruciò tutte
quell'inverno precoce
che tolse spazio all'illusione
e profumo alla vita.
E non torneranno le stagioni,
le primavere leggere
con le ali ai piedi, la carezza
amica di brezza tra i capelli.
Gli umori di macchia,
gli olezzi di ragia
i moti inquieti di mare e tu,
mano nella mano a guidare il passo.
Scorrono i nostri anni adesso
in questo filo d'ordito logoro
e sfilacciato che stringo sul cuore.
Troppe volte carezzato
troppe volte cercato
per riviverti nei moti dell'anima
per trovare le braccia
che accolsero, consolarono
le mie pene, la voce
che non potrò più contenere.
E torno a quel mare invano
respirandoti nell'odore
di salsedine del vento,
nella voce profonda delle acque
che nascondono il volto,
nelle stelle che accendono
le memorie della mia sera. 

Stefania Pellegrini ©

OGNI DIRITTO RISERVATO ALL'AUTRICE
(anno 2016)

mercoledì 25 settembre 2019

Incertezze

Ho smarrito la mappa dei giorni
oggi, nel giardino
ove sono fioriti gli anemoni,
e arrendevole - stanca
guardo girare a vuoto la banderuola
impazzita.
Attendo cambi il vento
per cogliere il loro profumo di vita.
Un'ebbrezza di suono delicato,
gioco di accordi
che musichi armonia.
Così il silenzio
in questa coltre di noia affabula.
Pensieri - corde allenta
per trovare un senso
a ciò che sfugge
con l'ostinata inerzia.
Cerco respiri leggeri
che sciolgano
grumi nostalgici sul cuore.
Ciò che è oggi è già nel passato e
quello che vorrei
sposta la bussola verso luoghi ignoti
senza aver rivisto il passo,
aver compreso le tessere sbiadite
dei sogni andati,
gli odori speziati inseguiti,
nel gomitolo svolto del bel tempo andato.

Stefania Pellegrini ©

OGNI DIRITTO RISERVATO ALL'AUTRICE

lunedì 23 settembre 2019

Sull'argine antico

Claude Monet - Lungo il fiume Epte

 Sull’argine antico del fiume
intrecci di sonorità passate
in echi di parole
un rimando d’un tempo leggero
d’immagini lontane
ad incrinare
le silenziose acque.
Tornano felici i giorni
il cuore leggero senza ombre,
grida festose
tra castelli di sabbia lambiti
dalle bianche spume,
una paletta, un secchiello,
abbandonati al sole,
gusci di conchiglie vuote.
Sull’ala del vento, ecco
un rintocco secco di campanile
a ristabilire l’ordine delle ore.
Il qui e ora di un cuore
che fatica a ritrovare se stesso.

Stefania Pellegrini ©

lunedì 9 settembre 2019

L'odore dei ricordi


Posa su polvere e lame di luce
l'odore dei ricordi,
aleggia tra la finestra e il comò,
con il passo silente della sera,
e il marchio doloroso delle assenze
che so di non poter più contenere.
Eppure caro,
il passo scalda il cuore.
Ne conosco l'impronta,
l'urlo del tempo
che ha segnato il mio andare,
linfa che scorre
nelle vene - di particelle
che riempiono il vuoto
di certa appartenenza.
E la sera si fa dolce al richiamo,
s'accoccola al passaggio - desiderosa.
Li chiamo per nome con sottile voce -
il timore - di vederli fuggire via.
Uno ad uno li guardo
con occhi di quel tempo congelato:
ombre!
E rifulgono
svanendo nel nulla.
 
Stefania Pellegrini © 

Ogni diritto riservato all'autrice

lunedì 2 settembre 2019

I miei fiumi

Ho negli occhi la luce di fiumi
il cui solo richiamo
risveglia aromi nascosti.
In ognuno di loro ritrovo
i freschi odori di fiori raccolti,
tenerezze di ricordi puri,
sfogliati petali di sogni.
Il Suir per primo nei miei passi
con la luce immacolata
di quei giorni
e l'incanto dei primi accordi.
Nell'Arno di mio padre
e di mia madre
poi mi sono ritrovata.
Tra stupori sulla strada
i fragili passi di fanciulla.
Il Po ha forgiato la mia anima
di donna e di sposa
dato certezze al mio sentire
palpiti e cinguettii di piume.
Dalla Dora fresca e limpida
la scoperta più preziosa
incontrando la parte mia
più intima e più vera.

Stefania Pellegrini ©

Ogni diritto riservato all'autrice

venerdì 2 agosto 2019

Dal velo di maya


In questa sera troppo buia e silenziosa
dal vecchio baule dei ricordi
cerco voci, cerco compagnia.
Tra le dita vecchi lini ingialliti
vesti di cotonina
abitati un tempo da chi non c'è più,
scialli, merletti come appena usciti
da vecchi cassetti del comò,
foto dai bordi sgualciti .
Su lacere tele i ricordi s'inseguono,
si ritrovano, si ricompongono
da tessere d'immagini
preziosi mosaici.
Effluvi di canfora, di lavanda,
fragranze esalano lievi.
Accordi di flauti,
note di seduzioni lontane.
Tra molecole d'immagini,
tra le ombre del tempo
la mente insegue un volto.
E' così,
che le emozioni riaffiorano
tra vecchi ormeggi
di un'infanzia lontana.
L'altalena sale, scende e ancora va,
poi ritorna, piano, forte.
Un refolo di vento
sfiora una lacrima furtiva
dal velo di maya la tua ombra.
(anno 2012)

Stefania Pellegrini ©

domenica 9 giugno 2019

Al belvedere dei ricordi


Sprofondavano
creste di onde nel mare della mente
mentre la prora
s'abbatteva alla foce dei giorni.
       La tua voce evaporò
tra la calura marina dei solleoni.
Nel blu sconfinato
       cercai quel porto sicuro
dove cullavano docili le parole,
       l'ancora cercai
per i miei pensieri.
Ma non ci fu approdo
che strada trovasse
nella galassia spenta dei nostri incontri.
Affranta, cedetti
      le messi degli sguardi
alle pietose ombre d'ali della sera.
Mancano quei passi - al cuore,
      pane, sale del tempo,
i vivaci occhi che regalavano
certezze alle incertezze giovanili.
E ancora s'arrampica il giorno
sui terrazzi dei sogni,
     al belvedere dei ricordi.

Stefania Pellegrini ©
OGNI DIRITTO RISERVATO

mercoledì 17 aprile 2019

Spigoli di vita

 Spigoli di vita passata
oggi s'affacciano
a tormentare il pensiero
disorientanti cupi.
Avanzano lenti, incerti
a restare
come nubi di un cielo
sfuocato.
Immagini insidiose
nostalgiche paiono
ferme
poi vanno, ma dove?
Il grigiore l'opacità assilla
l'indecisione logora
un tempo che non sa
svegliare spiragli di luce
e mettere a fuoco
il presente
.
Stefania Pellegrini ©

( da Isole-END Edizioni)

Ultima pubblicazione ANNO 2020

Cercando l'Isola - Recensione di "Itaca nel cuore"

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