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giovedì 3 febbraio 2022

Dimmi cos'è

 


Vincent Van Gogh - Notte stellata sul Rodano - (Museo d'Orsay -Parigi)


Dimmi cos’è questa pioggia sottile
che scende senza far rumore,
la luce ammutolisce
e mette in fuga le cicale.
Dimmi cos’è, tu dimmi,
nebbie e sere col torpore
e questo silenzio padrone
che affligge le ore.
Il bicchiere mezzo vuoto
e i sogni tardano a arrivare.
Raccontiamoci
l’anima di ciò che eravamo
in questa notte
ancora tutta nostra
dove anche le stelle stanno a ascoltare.

Stefania Pellegrini ©

(Inedita)

Copyright / Legge 22 Aprile 1941 n.633, Capo IV, Sezione II, e s.m.l.

venerdì 12 marzo 2021

Sono stati giorni

 

Sono stati antichi e giovani
quei giorni
che risalgono
nel cicaleccio di istanti
lunghi come anni
e sordi alla corsa del tempo,
a salire, scendere gradini
con l'animo leggero.

Sono stati giorni
di smarrimenti nel vento
a slittare dalle rotaie
delle pagine scritte
cercando la rotta
verso il mare della conoscenza.
E ancora la loro bellezza
è un cielo azzurro
che s'apre dentro e incrina la voce.

Stefania Pellegrini© 

(inedita - diritti riservati)

giovedì 10 dicembre 2020

Quella luce

 

Jan H. Weissembruch

Quella luce che ancora pesca
il giorno fiacco
che si decolora pian piano
nel ritmo delle ore
la guardi e non t'accorgi
che basta poco
e calerà l'Inverno.
Quella luce scialba
che balugina iridescenze.
In certi giorni
pallida come la luna
che immobile veglia
col suo volto eterno
sul nostro passare.
Quella luce scivolerà
nei toni di bianchi e di grigi
e cadrà come un'ombra
sugli umori
come gesso sulla lavagna.
Non voglio note
stridenti nel cuore.
Un altro inverno ancora!
Che succederà amica?
Basterà poco e una traccia
scoprirai sul volto
che ieri non c'era.

Stefania Pellegrini ©

giovedì 3 dicembre 2020

Dicembre


 

Il grigio pallore del giorno
che langue sempre più corto,
le alte vette abbrunate
spruzzate pepe e sale,
il paese avvolto
nel pungente gelo
a ricordarmi
l'ultimo mese dell'anno
e l'aria velata
che incerta ritarda
gli attesi fiocchi di neve
sulla valle.
Gelo al vento ed inseguo
un lontano
dolce canto di zampogne
mentre il ricordo
sfarina lento
nostalgia di quel piccolo,
vecchio
presepe d'una volta.
 
Stefania Pellegrini ©

martedì 27 ottobre 2020

Anche le nubi sanno

 


Potessi sciogliere il groviglio dei ricordi
e raggiungere l'anima di quel ch'é stato
ritrovare la voce.
Chiederei al tempo di concedermi
    anche solo un soffio,
     un alito di vento sulle note
di quella canzone che ha segnato il mio percorso.
Per rivivere nel suo fiato,
     nella musica che ho amato.
     Nei gesti schivi, nelle parole
     nei sorrisi che mi hanno accompagnato.
Sorride il cielo,
lui sa di non potermi render merito
di quel che chiedo.
Rosee nubi,
     lente s'accompagnano
nell'immenso manto azzurro,
     strette strette, le une alle altre,
anche loro sanno
che presto più non saranno
pulcino – aquila - delfino...
e in silenzio vanno incontro al loro divenire.

Stefania Pellegrini ©

DIRITTI RISERVATI ALL'AUTRICE

giovedì 21 maggio 2020

Nuvole e pensieri

Nuvole cotonate
come panna montata
arricciano il naso.
Veleggiano alte - spumose.
Contorcono il capo – salgono,
le une sulle altre.
Si toccano – si lasciano.
In velo soffice
s'arruffano
come capelli al vento,
e si defilano silenziose.

Paiono certi pensieri miei
quando affiorano
in un mattino
che minaccia pioggia.
La loro nascita - morte
nel silenzio remissivo
di volo nell'infinito
e l' evaporare
leggero
sulla scia di un arcobaleno.

Stefania Pellegrini ©
DIRITTI RISERVATI

venerdì 28 febbraio 2020

Strada facendo

Ascolto la voce che muove dentro
altro tempo ancora,
tra gli stupori - le meraviglie
conosciute..
Non siano - mi dico - ora e mai,
giorni d'abbandono
persa nella bufera,
trascinata a fondo di un buco nero..
       D'amore
       scoperte, meraviglie,
hanno acceso il cuore,
nutrito giorni di freschi profumi
di pane,
di gioie improvvise sul rosso
dei papaveri,
       delle albe -
       dei tramonti -
delle passioni maturate alla luce
delle lucciole,
al respiro ansimante di un tempo
avido di conquiste.
       Tutto questo ora
       disseterà
       l'arsura delle ore ,
l'ombra avida del silenzio
e nel mistero di questa mia vita
continuerò a navigare
        sotto il cielo dei richiami,
arcano sortilegio
della luna e delle stelle.


Stefania Pellegrini ©

mercoledì 4 dicembre 2019

In ascolto

Ascolto l'argentino canto
che l'acqua del torrente
scivolando si porta.
Volano e si frangono pensieri
sui ciottoli biancastri,
gorgogliano con l'acqua
e scompaiono.
Aquilone la mente
sospinta dal vento,
volteggia con la brezza
che soffia
sulle cristalline acque.
Non penso a qualcosa,
ma dal profondo dell'anima
si leva un'armonia
che si disperde nell'aria.
Il canto nulla mi porta,
né la brezza che mi sfiora.
Ma il cuore rapito muto si specchia,
e l'acqua limpida riflette
la serenità del mio sguardo.
(anno 2009)
 
Stefania Pellegrini ©

venerdì 15 novembre 2019

Che mi dici figlio

Jean Sala



Che mi dici figlio del tempo 
che divide i nostri giorni
delle parole rubate
ai tuoi oggi,
i domani immaginati
lontani dai nostri ieri.

A quello che resta
di non detto, tra le pieghe
di questa assenza
che slabbra, dilata contorni
  del mio silenzio.

Che riecheggia passi
malfermi di bimbo,
il battito di certe notti
del tuo cuore sul petto.
Il vociare gioioso d'una casa
che oggi indistinto fluttua
nel vuoto inesorabile
del tempo.

Ritmico gocciolio,
rubinetto socchiuso
assilla, logora,
non dà tregua. Dove sei,
cosa fai?
Tu, sagoma inseguita
a cui mi aggrappo,
per non smarrirmi
per non sentire il vuoto
che mi cresce dentro. 

Stefania Pellegrini©

DIRITTI D'AUTORE Art. 8 della legge. 633/41

lunedì 4 novembre 2019

Sfoglia il tempo la mia vita


Sfoglia il tempo la mia vita
pagine su pagine
a cercare un senso
a questo passare.

Immobile la luna resta
a guardare

il lento fluire
del fiume al mare.
E mi chiedo perchè,
nell'essere non è il rimanere.

Sarò polvere che al vento vola
ma vorrei essere roccia
che il mare sfiora
ed eterna guardare
come la luna

il mare.

Stefania Pellegrini ©

DIRITTI D'AUTORE Art. 8 della legge. 633/41 
 
 

mercoledì 30 ottobre 2019

Migrazione

Arrivano, volteggiano
le loro ali al vento
in un un gioco di aerei voli
rivolti a oriente.
Son gli uccelli migratori
che giunta l'ora
in nugoli
si apprestano ad andare
dove il sole
non smagrirà le ore.

Presto...
sonnecchierà il passero
presso le foglie del bosso,
sibilerà il vento greve
spoglio di fischi canori.
E la notte
il gelo filerà
merletti di brina in giardino.

E tu che guardi...
All'albor dei freddi
giù il cappotto dall'armadio,
tra la luna e il sole smarrito
terrai ben saldi i sogni
e cercherai ancora il sorriso 
per sorseggiare la vita
che fugge.

Proverai il volo a vista,
oserai ancora!
Finchè l'anima non posa
perché il tempo non dimora.
E ancora, ancora...
finchè le labbra
non mancheranno il giorno
all'ultimo sogno.
 
Stefania Pellegrini ©
 
DIRITTI D'AUTORE Art. 8 della legge. 633/41
 

mercoledì 12 giugno 2019

Ai giardini di marzo



Pomeriggi alla soffitta …
io e te, "I giardini di marzo",
la chitarra, le nostre voci
in anni in cui
abbondavano in giardino
le mimose.
Il rimpianto
oggi non trova casa,
l'assenza di rumore
non nuoce al nostro tempo,
eppure il pensiero
non ha diletto.
Mi soffermo alla sua ombra
ma non c'è dolcezza
che il palato colga.
Fumi d'ebbrezze evaporate
depositano su petali
di rose ammaccate.
Fingiamo che il loro profumo
stordisca ancora,
che l'estate non sia già
volta all'autunno
come allora il cuore canti.
Ma rumoreggiano
le memorie
come ciottoli rotolanti
e le begonie sono sfiorite nei vasi.
L'estate rovente,
ubriaca di brividi, di sogni,
è declinata
sul canto dei grilli nei prati.

Stefania Pellegrini ©

©Ogni diritto riservato©

venerdì 10 maggio 2019

Come posso dirti

 La vita non è in quel che si rincorre
ma è in quel che è dentro
e attorno a noi.
Come posso dirti figlio
il dove e il come.
La tua verità non sta nelle mie parole.
Vorrei placare l'arsura
che ti prosciuga
dalla sete di libertà e d'avventura
e riempie
il grembo delle tue ambizioni.
La notte poi, più non basta
a contenere nel sogno
la smania di conquista.
E allora, come posso dirti resta!
E' tempo d'andare, ragazzo.
Segui la rotta del cuore e vai.
Esplora le cavità
tra gli abissi della ragione
e con l'orecchio attento
ascoltane il canto.
Potrai dissetare la tua anima,
alla sorgente vitale dell'onda.
Ma ricorda!
La freschezza del cuore
non si baratta alla fonte del potere
e promesse di successo
affollano il pozzo delle illusioni.
Una sola cosa ti chiedo:
accendi sempre un lume
all'ombra del mio cuore perché
non c'è calore nella solitudine.
Stefania Pellegrini ©

martedì 7 maggio 2019

Oltre lo scorrere del tempo

Lento scivolare di ore
cariche di silenzi
su una strada
che pian piano s'accorcia.
Scorrono
sentieri percorsi
balenano albeggi di aurore,
tramonti di fuoco
tumulti di emozioni.
Ma ancora l'oggi
reclama attenzioni
tra voci in cerca di parole
accordi di accorati suoni.
Su fili invisibili
s'imbastiscano silenzi.
Silenzi di mute emozioni
s'accendono su nuovi stupori
dal trafilare di chiari
striati lembi
tra palpiti di luce
o sul fiorir di stelle
al limitar della sera.
Accade che gli occhi inseguano
un vago barlume lontano
e paia illusione la morte
nell'attimo
che fugge la notte.
Anno 2011
Stefania Pellegrini ©
(dalla racconta TEMPUS FUGIT) 

martedì 16 aprile 2019

Scorci della mente

 Scorci della mente
in abbagli di luci e ombre,
assillanti  -  ingannevoli,
tornano questa notte
a assediare morfeo.
Giostra d'immagini 
ruota in un avvicendarsi 
  di figure contorte.
Precipita in una valle
angusta il fiume torbido,
a tratti impetuoso.
Tane e precipizi ostacolano
la visione del presente,
velato - confuso al suo apparire.
Solo il tuo volto a tratti consola,
piacevole musica d'insieme 
che affascina - attrae la mente.
Oh, se aperti gli occhi
non trovassi la tua mano
a sollevare il velo della notte!
Fuori albeggia,
con dita leggere ti sfioro,
il tepore del tuo corpo rassicura
mi pervade dolcemente.
Ora so
che è stato solo un sogno.

Stefania Pellegrini ©

Ultima pubblicazione ANNO 2020

Cercando l'Isola - Recensione di "Itaca nel cuore"

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