Fu l'odore dei freschi tramonti
sul Suir
ove rosseggia adagiata
Waterford
o l'accogliente dolcezza
racchiusa tra le sue mura
o fu il canto argentino
di quei giorni.
Io che di città
vedevo fioco bgliore,
quell'amore
non l'avevo dimenticato.
Così tra le nebbie
la voce scalpitava l'ardore
del cavallo brado d'allora
e pareva traghettare
la mia ombra tra le case.
Oh, mai ritorno
fu così desiderato
tanto che umida di lacrime
la voglia
spingeva, spingeva
a ormeggiare ancora.
sul Suir
ove rosseggia adagiata
Waterford
o l'accogliente dolcezza
racchiusa tra le sue mura
o fu il canto argentino
di quei giorni.
Io che di città
vedevo fioco bgliore,
quell'amore
non l'avevo dimenticato.
Così tra le nebbie
la voce scalpitava l'ardore
del cavallo brado d'allora
e pareva traghettare
la mia ombra tra le case.
Oh, mai ritorno
fu così desiderato
tanto che umida di lacrime
la voglia
spingeva, spingeva
a ormeggiare ancora.
Stefania Pellegrini ©
(Dalla raccolta Isole)
7 commenti:
Particolare suggestione, in questa serie d'intensi versi, molto avvincenti nella loro densa lettura.
Un abbraccio, Stefania,silvia
Devi aver viaggiato tanto ...
Ma il ritorno ogni volta dev'esser stato così tanto desiderato
Bellissima!
Scrivi in modo magistrale
Ciao Stefania, un sorriso : )
Bellissimi versi - molto sentiti e che ti trasportano nel momento e nel luogo.
Molto bello lo scatto che hai scelto. Buon pomeriggio !
Cara Silvia grazie per la tua lettura. Buona serata.
Ciao Marinetta, questa poesia si ispira alla terra dove sono nata (L'Irlanda)e dove sono tornata dopo 50 anni.
Ti ringrazio per l'apprezzamento, passa una buona serata.
Grazie Arwen per il gradito commento.
Buona serata a te.
Intensa ed apprezzata lettura, si sente l'amore per quella terra che ti fu madre.
Buon fine settimana
Rakel
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