Genova, una città, un nome,
una parentesi sofferta
un punto forzato tra i miei pensieri.
Dove sei? Ho creduto fosse amore.
Si confonde il ricordo
come note gracchianti
d'un vecchio grammofono.
La tua voce, la tua pelle, il tuo odore..
dispersi tra le rapide della follia,
la follia di un'illusione.
Vibrava il respiro
come canto d' arpe nell'aria.
Tenerezza e desiderio lo sanno
quando abitavano il nido in armonia.
..Poi quelle parole....
Parole crude quando negare
è abitudine.
Parole dure come pietre
a lapidare la nostra intesa.
Non riaprirò ferite nel cuore,
ma dove sei? Ho creduto fosse amore.
una parentesi sofferta
un punto forzato tra i miei pensieri.
Dove sei? Ho creduto fosse amore.
Si confonde il ricordo
come note gracchianti
d'un vecchio grammofono.
La tua voce, la tua pelle, il tuo odore..
dispersi tra le rapide della follia,
la follia di un'illusione.
Vibrava il respiro
come canto d' arpe nell'aria.
Tenerezza e desiderio lo sanno
quando abitavano il nido in armonia.
..Poi quelle parole....
Parole crude quando negare
è abitudine.
Parole dure come pietre
a lapidare la nostra intesa.
Non riaprirò ferite nel cuore,
ma dove sei? Ho creduto fosse amore.
Stefania Pellegrini ©
4 commenti:
Ormai un amore perso ma non perdere il ricordo della splendida Genova.
Bellissima poesia, grazie Stefania. Un forte abbraccio.
I ricordi anche se dolorosi fanno parte di noi, senza di essi non ci sarebbero neanche le gioie tra i ricordi.
Versi introspettivi apprezzati.
Buona settimana
Rachele
Grazie Pia per l'apprezzamento. Passa una buona giornata.
Ciao Rakel, dici bene i ricordi, dolorosi o meno, fanno parte del nostro vivere e restano a ricordarci il nostro percorso. Grazie per la visita.
Buona giornata.
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