domenica 22 novembre 2020

Acquarello di vita

 

Assetata l'estate d'allora
rubava le risa - le folate d'allegria
urla e burla scanzonate,
i giorni scarmigliati
che più non resero
le ingenue bramosie
delle corse chiassose
tra eccitanti scoperte.
E svanirono così come voci
di passeri migrati
la mattina che lasciai
le persiane verdi
rimpetto al mare,
e salutai l'aria luminosa
pregna d'umori
del paese schietto e ridente.
Immagini di vita,
di scogli, di mare,
aromi di gigli
e un sole ardente,
con gli amici
a fare ala al mio andare.
Sfumarono con essa
e più non resero
la leggerezza dei giorni
all'ombra dei cortili,
il caldo olezzo
dell'accogliente pineta,
le complicità
di vaporose spume,
frizzanti, tra amabili riflussi.

Stefania Pellegrini ©

2 commenti:

Rakel ha detto...

Ricordi di giovinezza spensierata che nostalgicamente vivovo in noi.
Un caro saluto
Rakel

Vivì ha detto...

Ricordi che ritornano a rintuzzare la nostalgia e colmare il cuore di tenerezza. Molto gradito il post. Ciao Stefyp. Complimenti.

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