Composizione - 1916 -Vasilij Kandinskji
Il silenzio è un “campo visivo” vuoto,
dove mi aggiro
senza trovare un volto.
Un volto dolce
che accompagni il bicchiere
mezzo vuoto.
Non andare. Un istante in equilibrio,
un gesto qualunque,
può giovare
ai miei pensieri stanchi.
È un po’ come morire,
senti?
Quest’assenza di voce che manca le ore.
Il sole, oggi,
ha un che di sonnolento,
tortura il vento avverso
e lontano
spazza via il desiderio.
Sono spenta.
Sono foglia in autunno
fiacca e logora
in cerca di una finestra aperta
per volare via,
di un’ora
da riscrivere
che cancelli il disincanto.
La troverò?
Forse domani, forse a primavera,
o forse oltre,
finché ci sarà cammino.
Stefania Pellegrini ©
Anno 2022 - Inedita -
Copyright / Legge 22 Aprile 1941 n.633, Capo IV, Sezione II, e s.m.l.
5 commenti:
Una quieta mestizia in questi versi, che ho davvero gradito. Buona giornata, Stefania.
Ciao Stefania, due giorni fa ti avevo messo un commento ma non ti appare. "Scherzi" di google!
Spero ti arrivi questo, almeno per un saluto.
Ci si ferma anche per assaporare il silenzio e poi volare fuori da quella finestra che improvvisamente si apre. Bei versi.
Ho visto il commento. Scusami, allora.
Efficace e profondo il tuo linguaggio, anche nella levità delle immagini. E' un testo di grandissima leggiadrìa. Qui davvero hai superato te stessa!
Mille grazie, cara Stefania, e un abbraccio grande!
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