Fate che il vento
ci porti il lamento
di voi cenere e terra.
Narrate l'efferato disegno
perpetrato
sulle vostre identità
trafugate e contate
in file di numeri.
Narratelo, gridatelo
perché non si ripeta quel tempo.
Narrate dell'inumane coscienze
che han marchiato la storia
di abominevoli crudeltà:
con sangue, violenza,
calpestato favole,
gettato carne in pasto alla terra.
Anche gli Angeli non hanno voce
né lacrime
per bimbi senza nome
e una lapide
su cui piangere.
Fanciullezze stroncate
negate spensieratezze
nel nome di ideologie deliranti,
di menti malate.
NARRATELO, GRIDATELO,
perché l'uomo non cambia
e a suo comodo dimentica.
Narrate la storia
per menti deboli tentate.
Stefania Pellegrini ©
DIRITTI RISERVATI©
3 commenti:
Semplicemente grazie Stefania. ❤
Mai smettere di narrare ciò che è stato, mai lasciare che si perda il ricordo.
Parlarne, parlarne e parlarne ancora.
Tenerlo sempre vivo e ben presente.
Hai ragione
Molto bella questa poesia
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