Un bar o forse libreria,
un incontro,
uno scambio,
una
confidenza.
Seduta al
tavolino mi parlava.
Mi parlava
con un
abbraccio di parole
che invitava il sole, il cielo,
e il piacere a farsi poesia,
voce interiore che metteva
ali e portava
nella bellezza.
Una donna
d’età indefinita,
vestita fuori
moda.
Altro? Non
ricordo.
Era - non era
- non so.
Dimmi tu,
cos’era?
Illusione
di una notte
imperfetta,
che vestiva il
pensiero
a giorno di
un po' di tenerezza?
Eppure era,
era lì,
in
congiunzione con il cielo,
un piacere
indefinito
che, oltre il
pensiero, mi parlava.
Era - non era - non so,
forse solo me stessa.
Stefania Pellegrini ©
(Inedita)
DIRITTI RISERVATI ALL'AUTRICE
1 commento:
Ciao Syephy, un sogno di indefinito piacere che tende a farsi realtà.
Buon pomeriggio
Rakel
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