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domenica 1 dicembre 2019

Note stonate

FOTO-ELABORAZIONE
Tornavo nella sera
nubi caricavano l'orizzonte
minacciose, cupe.
La luce grigia dell'autunno
incombeva astiosa.

L'avevo attesa come
alla sera la luna.
Rubiconda e perlata idea
ammantata dei veli
del perdono
dolce nettare d'un sorriso
palpabile rugiada
sulla pelle ambrata.

Ronzavano nella stranulata luce
api come impazzite
note stonate si rincorrevano
nella mente confusa.
Il vento spazzava via
le foglie accartocciate
l'ultima speranza
mancava i passi della sera. 

©Stefania Pellegrini
TUTTI I DIRITTI RISERVATI

giovedì 28 novembre 2019

Richiamo nella sera

Pigolio di luci e fior di sera
il mare è solo ricordo
ma io vado cercandone l'ombra.
Seppur lontano
richiamo mi cresce dentro
brusio d'ape in amore
alito di vento.
Un lento montare d'onde
ansanti a tratti
di ricordi in attesa
torna ai passi
di strade dismesse.
Squarci di luci tra veli di nebbie
ride il sole da luoghi lontani
l'aria odora di gelsomini bianchi.
Dolce riflusso
si fa spazio e culla
l'anima si fa corolla e trova la pace
nel cuore. 

Stefania Pellegrini ©
(dalla raccolta Isole)

venerdì 15 novembre 2019

Che mi dici figlio

Jean Sala



Che mi dici figlio del tempo 
che divide i nostri giorni
delle parole rubate
ai tuoi oggi,
i domani immaginati
lontani dai nostri ieri.

A quello che resta
di non detto, tra le pieghe
di questa assenza
che slabbra, dilata contorni
  del mio silenzio.

Che riecheggia passi
malfermi di bimbo,
il battito di certe notti
del tuo cuore sul petto.
Il vociare gioioso d'una casa
che oggi indistinto fluttua
nel vuoto inesorabile
del tempo.

Ritmico gocciolio,
rubinetto socchiuso
assilla, logora,
non dà tregua. Dove sei,
cosa fai?
Tu, sagoma inseguita
a cui mi aggrappo,
per non smarrirmi
per non sentire il vuoto
che mi cresce dentro. 

Stefania Pellegrini©

DIRITTI D'AUTORE Art. 8 della legge. 633/41

martedì 12 novembre 2019

Nostalgia di tempo

Ramon Casas 
 
Torniamo a parlare di noi
solfeggi lontani
voce di tempo
impressa dentro.
Sfogliamo pagine e pagine
di accordi nostalgici.
Vento rapisce
il nostro cicaleccio stupito
incredulo
solleva la patina
accartocciata dei giorni.
Ci mostra stralci interrotti
volatili ricordi.
Fioche essenze amare, dolci
chiaroscuri
di nubi lontane
in un cielo pallido di luci.
Fiori secchi, appassiti
odorano polvere e muffa.
Persi gli ebbri aromi
e gli ardori di quei giorni
resta compagna
la voce dei nostri cuori.
Stefania Pellegrini ©
(pubblicata su Isole-END-Edizioni) 

venerdì 25 ottobre 2019

Davanti alla vecchia cornice


Sorridono i due giovani
dietro la vecchia cornice.
Li guardiamo, a fatica
riconosciamo lo sguardo
schietto, schiuso
al riflesso dorato della luce.

- Chi siamo ora, dove andiamo? -
Non hai risposte!
So che indietro non si torna,
e nel giorno monotono, il vento
ha solite note.

Mi smarrisco
tra questo tempo in fuga
ingordo e cieco
che del domani non mostra la via.
La tela dei giorni è deformata,
ha cicatrici,
cimosa logora, pieghe sbiadite.
Navighiamo. Già lo sento -
navighiamo a vista.

Ma la tua mano chiusa nella mia
è certezza,
profuma di memorie.
Non aprirla!
L'autunno non trova parole,
arrossisce d'eccentrici colori.
Stringimi a te,
tra le sue sfumature
ritroveremo le impronte di allora,
per ripercorrerle
ancora.
 
Stefania Pellegrini ©
 
OGNI DIRITTO RISERVATO

lunedì 30 settembre 2019

Vorrei incontrarti ancora


Vorrei incontrarti ancora
nella notte che incendia i sensi - figlia
degli incontri,
delle parole dolci - dei sospiri rapiti,
dei gesti complici.

Vorrei per te farmi vento
quando danza
tra le fronde degli alberi
con quel passo di musica
che seduce le foglie.

Aprire le imposte della fantasia
ai tuoi occhi distratti,
raccoglierne il vezzo
per lusingare
il giorno bastardo.

Vorrei imparare ad inventarti
nei vuoti delle assenze
che palesa la laguna
dei nostri cuori,
per ritagliarmi un pezzo di cielo
del tuo mondo segreto,
e dal ventre di nebbia
partorire il canto delle emozioni.

Stefania Pellegrini ©

OGNI DIRITTO RISERVATO ALL'AUTRICE

lunedì 19 agosto 2019

Sulla ruota panoramica


Tu lo guardi e ti sembra di volare,
aquilone nel cielo infinito,
gabbiano sul blu
del mare sconfinato.
Tu lo guardi
e la sua voce senti vibrare
come corde di violino.

Poi la ruota e la brezza tra i capelli
a rapire le parole,
il battito dei cuori.
Poi le carezze...
le lusinghe sulla pelle...

Tu lo guardi e non sai dove il fiume 
vada a finire,
sottile la malia dello sguardo,
che corteggia la mente...

È così dolce
la seduzione al sapore di miele,
che il pudore allenta il freno,
annega gli anni acerbi
nel verde dei suoi occhi.

Le dita lievi sul viso, tra i capelli,
le labbra a cercare il piacere dei sensi.
Ti lasci guidare
dal tepore accogliente
delle sue braccia
e ti schiudi
fiore al tuo destino.

Stefania Pellegrini ©

Ogni diritto riservato 

mercoledì 12 giugno 2019

Ai giardini di marzo



Pomeriggi alla soffitta …
io e te, "I giardini di marzo",
la chitarra, le nostre voci
in anni in cui
abbondavano in giardino
le mimose.
Il rimpianto
oggi non trova casa,
l'assenza di rumore
non nuoce al nostro tempo,
eppure il pensiero
non ha diletto.
Mi soffermo alla sua ombra
ma non c'è dolcezza
che il palato colga.
Fumi d'ebbrezze evaporate
depositano su petali
di rose ammaccate.
Fingiamo che il loro profumo
stordisca ancora,
che l'estate non sia già
volta all'autunno
come allora il cuore canti.
Ma rumoreggiano
le memorie
come ciottoli rotolanti
e le begonie sono sfiorite nei vasi.
L'estate rovente,
ubriaca di brividi, di sogni,
è declinata
sul canto dei grilli nei prati.

Stefania Pellegrini ©

©Ogni diritto riservato©

giovedì 23 maggio 2019

Ancora accanto

Tremuli palpiti di luce
di un nascere silenzioso del giorno
Bagliori contrastanti 
da frammenti di albe passate
nella mente ripetono 
sguardi - immagini scorrono,
fuggono.
 
           Ti cerco.
Ancora accanto ti trovo. 

            Il tuo respiro sfiora,
con ali di farfalla
            accarezza la mente.
Messaggero di baci
schiude scrigni d'armonie nel cuore.
Balsamo di presenza
lenisce ogni pena,
appaga - acquieta le mie ore.
 
Lenta sale la luce - il cuore è arpa 
sul sentiero dell'amore.
 
Un altro giorno ci è dato ancora.
 
Stefania Pellegrini ©

mercoledì 15 maggio 2019

Ricerca d'amore



Corpi avvolti tra lenzuola bianche
scomposte in giochi sensuali
profumi inebrianti
di passione ardente.
Labbra calde, gocce
di fresca rugiada si posavano
sull'onda di luce che emanava
la vellutata pelle.
Intrecci di mani, di gambe
carezze in fantasie della mente
si sposavano
tra cavalcanti desideri.
In te mi specchiavo, mi fondevo
in unico sguardo,
in unica essenza che traduceva
la passione del cuore.
Mi abbandonavo al trasporto
che nutriva e alimentava
la mia ricerca d'amore. 

Stefania Pellegrini ©

Ogni diritto riservato

lunedì 13 maggio 2019

Forse un giorno


Forse un giorno ti scriverò... sulla scia di un sogno,
sui petali di un fiore,
o sulla sabbia dorata.

Forse scriverò la forza del ricordo
che anima le mie giornate,
che trova energia dall'amore che c'è stato.

Non puoi chiedermi d'ignorarlo
come mai esistito:
non si cancellano le ore, i minuti,
il tuo volto, la voce.

Che importa
per quanti attimi l'olio ha alimentato la fiamma,
so che c'è stato,
come adesso so di essere qui. 

La marea, che scende, sale,
di un dolore che a tratti toglie il fiato,
c'è a testimoniarlo.

Forse un giorno ti scriverò... forse no.

Non so...

Stefania Pellegrini ©

mercoledì 8 maggio 2019

Tu solo


Da un cielo di smalto il sole
occhieggia malizioso
tu mi appari
miraggio della mente.
La scoperta apre al cuore
la strada al desiderio.
Tu realtà o sogno, 
luminoso astro
che calamita l'attenzione
energia che incarna la passione.
Come la forza dell'acqua
rompe argini, straripa
e travolge impetuosa.
Tu realtà o sogno,
tra magnolie odorose
di arancio e vene di giglio,
tra fragranze misteriose
che inebriano e seducono i sensi.
Tu solo luce di cometa
istante che abbaglia
e si perde lontano. 
Stefania Pellegrini© 
(dalla raccolta "Tra le ali dei sogni")

lunedì 6 maggio 2019

Un amore per sempre

Quando il tempo confonderà
quell'immagine
che sorride ai miei giorni felici,
verrò a cercarti, ricordo.
Mi mostrerai il suo volto, la sua voce.
Dal cofanetto segreto
cristalli di luce degli istanti vissuti,
i giorni, le ore
si muoveranno sulle note del cuore.
Emozioni sgorgheranno
come acqua sorgiva va
verso la fonte del suo piacere.
Ma tu non tradire
il mio intimo desiderio:
questo anelito
è di un amore per sempre!
 
Stefania Pellegrini ©

sabato 4 maggio 2019

Rovinoso amore

Cos'altro resta - quando il giorno
toglie ali al cuore
e l'inutilità delle ore batte secca
sul viale del tramonto?
Elemosini briciole per pensare
che oltre l'opacità del cielo
ci sia ancora musica
per la danza delle ore.
Ma il pensiero illumina
solo tracce
di squallide macerie.
Raccogliere i resti e andare oltre
vorresti
ma di rovinoso amore
la guancia ancora brucia
sull'ultimo gesto, le ultime invettive.
Scrivere la parola fine
vorresti
sulla storia travagliata
che t'imprigiona 
nella gabbia d'apparenze e illusioni,
ma il passo rotola
sulla via della speranza.

Stefania Pellegrini ©

Ancora un'ultima tenerezza


Ancora un'ultima tenerezza
carezze lievi, timorose
a rubare lo sguardo
che sfugga la tristezza.
Mille volte ancora
danzi con me sul cuore
onda vaporosa la tua vita.
Vorrei proteggere
i tuoi giorni lontani da me.
Vieni
poggia la testa sulla mia spalla
prima di prendere la via.
Tieni ricordo del mio sentire
naviga insieme ai miei occhi
il mare del tuo futuro.
Non rinnegare i tuoi sogni
ma tienili con te ogni giorno
vedrai la vita
con sfumature d'infinito.
E quando abbrunata la vela
calerà sui miei giorni
porta con te l'impronta
guida dei tuoi primi passi.
Stefania Pellegrini ©
(dalla raccolta Isole-END Edizioni)

venerdì 26 aprile 2019

Tu mia aurora



Tu qui per voce ancora

nel mio trascorrere

di piccola cosa,

nel sorriso di stella

che dal cielo indica la via.

         Vivere di te,

         dell'aria che respiri.

Il tempo non conosce tempo

quando a me t'avvicini.

Di luce - di colore

veste la tua ombra,

di desiderio - d'amore

parla al cuore.

Il giorno è fresco passo

di luce su cristalli di rugiada,

mentre timida e incerta

          m'appari

          stella del primo mattino.

Il mio tempo si riempie ancora

tra nuovi stupori,

di te mia aurora.

Ti stringo ancora a me - resta.

           Non sfuggirmi ora.
 
Stefania Pellegrini©

Ultima pubblicazione ANNO 2020

Cercando l'Isola - Recensione di "Itaca nel cuore"

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