C'è qualcosa d'insolito
nel candido chiarore
di questa notte bianca.
Volteggiano minuscoli cristalli
scendendo giù dal cielo
e paiono soffermarsi nell'aria
quasi in attesa.
Quante notti come questa,
quante notti sulla via
di Betlemme a consumare
l'attesa della luce
che rischiari il cammino!
Dove si è persa la tua voce,
Signore?
Troppo frastuono
nei centri commerciali,
troppe luci,
troppe voci nella stanza.
E la voce mi manca
per l'incanto dell'attesa.
Abbiamo scritto pagine di storia
tradendo il tuo verbo, Signore
stanotte qui affidiamo
alla mangiatoia il nostro
letto di spine e ripetiamo
la nostra preghiera
confidando nella tua voce
per un Mondo migliore.
nel candido chiarore
di questa notte bianca.
Volteggiano minuscoli cristalli
scendendo giù dal cielo
e paiono soffermarsi nell'aria
quasi in attesa.
Quante notti come questa,
quante notti sulla via
di Betlemme a consumare
l'attesa della luce
che rischiari il cammino!
Dove si è persa la tua voce,
Signore?
Troppo frastuono
nei centri commerciali,
troppe luci,
troppe voci nella stanza.
E la voce mi manca
per l'incanto dell'attesa.
Abbiamo scritto pagine di storia
tradendo il tuo verbo, Signore
stanotte qui affidiamo
alla mangiatoia il nostro
letto di spine e ripetiamo
la nostra preghiera
confidando nella tua voce
per un Mondo migliore.
Stefania Pellegrini ©
3 commenti:
Molto bella !!!E molto vera !!! Mettiamo anche noi a tacere il clamore dei centri commerciali e affidiamo la nostra piccola preghiera a Gesù, per un mondo migliore. Saluti e auguri.
Ciao, tanto bella quanto vera questa tua poesia.
Troppa frenesia per regali e pranzi luculliani, tutto ciò mi dà fastidio.
Buone feste
Rakel
Grazie Mrtillo, grazie Rakel per la vostra visita. Tanti cari auguri a voi.
Posta un commento