Silenziosa dal nulla
col passo leggiadro d'una piuma
l'idea avanzava cercando parole
per dare voce alla materia,
il trillo dell'allodola
per svegliare il cuore.
Non ne conobbi il nome
ma sfoggiava sul volto sconosciuto
l'enigmatico sorriso.
Da impulsi magnetici
scariche di elettrodi alimentavano
di messaggi la mente,
un lume si caricò d'energia.
Un aprire e sbatter di porte,
e l'incontrai illuminante danzare
con la forma.
Poi la persi nel nulla.
Una folata di vento spense la fiamma
e il trillo dell'allodola.
col passo leggiadro d'una piuma
l'idea avanzava cercando parole
per dare voce alla materia,
il trillo dell'allodola
per svegliare il cuore.
Non ne conobbi il nome
ma sfoggiava sul volto sconosciuto
l'enigmatico sorriso.
Da impulsi magnetici
scariche di elettrodi alimentavano
di messaggi la mente,
un lume si caricò d'energia.
Un aprire e sbatter di porte,
e l'incontrai illuminante danzare
con la forma.
Poi la persi nel nulla.
Una folata di vento spense la fiamma
e il trillo dell'allodola.
Stefania Pellegrini ©
Ogni diritto riservato all'autrice
2 commenti:
Mi piace l'idea di dare voce alla materia ..... a volte sembra chiederlo
Un momento di vita, uno scatto fotografico, una situazione
Bella poesia, Un saluto e buon fine settimana
Originalissimo il contenuto di questi versi. E molto centrata anche la foto!
Grazie!!
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