martedì 30 giugno 2020

Noi insieme

Cavalcava i giorni un sentore
di semplici fiori di campo:
azzurri, gialli, screziati bianchi.
A mazzi ne raccoglievo
per la dolcezza dei profumi
dei copiosi grappoli pendenti
per la nascita dei nostri accordi.
I richiami del cuore
portavano carezze leggere
di un arpeggiare di note
gioiose.
Parlavano gli sguardi
una tenerezza silenziosa
sbocciata sull’armonia dei pensieri
e la parola diventava faro
sulla via.
Noi semplicemente
noi incontro ai giorni andavamo
scoprendoci pian piano
in un petalo per volta…
Ci ritrovammo appesi insieme
all’amo di una nuova vita.

Stefania Pellegrini ©
(raccolta Isole-END Edizioni)

venerdì 26 giugno 2020

Forse sei là


Ti cerco sulla scia dell’ultima stella,
ti inseguo sull’onda di un ricordo,
mia perla dello scrigno segreto.
Quando il mattino diventa oro
tra le spire dell’ultimo sogno
ancora cerco il tuo volto,
il tuo sorriso.
E ancora al risveglio
nel volteggio leggiadro d’una farfalla,
nella voce che anima il vento,
nell’odore salmastro del mare.
Forse sei là
dove gli aquiloni vanno volando
strappati dal vento,
là, dove c’è bellezza e mistero infinito,
ti cerco.
Vorrei vestirmi dei tuoi pensieri
dirti quel che non dissi ieri
e ciò che è stato poi,
parlare di noi e del tempo negatoci.
Mi mancano i tuoi abbracci,
le tue mani
abili con ago e filo di preziosi ricami,
Mi manca la tua voce, madre,
non sai quanto…

Stefania Pellegrini©

sabato 20 giugno 2020

Alle terre di mezzo

Andata la gazza il suono si svuota,
si spoglia il bosco,
ruggine oro la foglia.
Affollano nuvole il cielo
e il vento le cotona,

grigie informi ombre
che al vuoto aspirano
annullando profili sugli oggetti
nella stanza,
mentre il silenzio
con l'assenza s'accoppia.

La clessidra si svuota
e sull'edera in giardino
il ronzio di un'ape assilla
fastidiosa.
Sono grevi i giorni
sotto la rete ambigua
delle terre di mezzo
nell'attesa di un mutare
che non trova stelle in cielo.

Chissà se i sentieri spersi
si ritroveranno
alle rotonde dei giorni nuovi,
aperti ai bivi, alle svolte,
in un eccentrico corale suono
che dia voce al canto delle cicale.

Stefania Pellegrini ©

mercoledì 17 giugno 2020

Note scordate


La casa silenziosa è vuota di te.
Un vento sibillino insinua visioni,
al fare di giorni
che non ci appartengono.
E quando la mente conduce,
niente sembra essere stato.
Il tempo ha scavato solchi,
assorbito come spugna
una parte di noi,
ci nasconde i monili
dei nostri istanti insieme.
Ci siamo perse - tra spiragli
di fioche iniziative -
ritrovate - all'inseguire sogni
di lune lontane, in balia
di questo tempo avaro
che limita le nostre soste.
Mi aggiro inquieta -
del sole, anemone sfiorito,
non trovo più i raggi,
la voce inciampa nel vuoto,
perde suoni...
Su partiture scomposte
provo a ricomporre accordi
ma note scordate
trovo per il cuore,
un fastidioso realismo critico
di dubbio sollievo.

Stefania Pellegrini ©
DIRITTI RISERVATI

domenica 14 giugno 2020

Il giugno delle rose

Quando il giorno contorce i pensieri
comincio a temere
di non vedere il giugno delle rose
accendere il sorriso ai pergolati,
che le derive attraccate
al molo inseguano
inutili un canto
che le culli nel lento
dondolare.
Che tutto ristagni nell'aura della mente
di grigio ammantata.
Temo il sogno
rubato ai cortili,
mentre il giorno svilisce nei gesti assediati
da ciò che non restituisce.


Stefania Pellegrini ©
DIRITTI RISERVATI

venerdì 12 giugno 2020

Trovare tempo

Lo sguardo tace ombra alla finestra
e in continuo moto la mente
apre – chiude
la sua cerniera
alla voce del silenzio.

Parole fremono inquiete - ansiose
di trovare tempo
per parlare a questo niente
di certezze del cuore.

Dire senti? E' tuo questo attimo
di unico danzare,
fatti portare
in volteggio di libellula
sopra l'oceano
ignoto e sfuggente.

Assapora l' essenza,
l'istante che muove dentro
in vortice
di disegno sconosciuto.

Senti?
Anima il fugace tuo navigare,
e d'altro non ti curare.

Stefania Pellegrini ©
DIRITTI RISERVATI

martedì 9 giugno 2020

Un dolce canto

“Portate a lei questo canto
che desideri e nostalgie richiama
al “bel paese dove il sì suona
portatele l'amor
che a lei mi legherà per sempre”


All'acque d'Arno pregne di soffio marino
racconto di giorni felici,
alle dolci colline
pettinate d'ocra e di verde,
lido di mio padre, di mia madre,
dei miei avi.
La purezza dei contorni,
i contrasti d'olivi chiari e cipressi scuri,
quei cromatici effetti
di poetiche pitture
che scivolano struggenti dentro l'anima
quando a lei io torno.

E sento voce lontana chiamare
da strade percorse,
un dolce canto che a me svela
ogni volta meraviglia,
e qualcosa di puro, di vivo, arriva volando
sull'onda di un silenzio
di cui riconosco la forma,
e tra le sue braccia m'accoglie
figlia ritrovata.

Stefania Pellegrini ©
DIRITTI RISERVATI

sabato 6 giugno 2020

Gustare il presente


Pare salire dal niente
un faro acceso per caso
in una mattinata anonima
di spento fulgore.
La luce trafigge le tende
illumina la stanza,
infonde
fin nel profondo dell'anima
tiepido calore
risvegliando la voglia di agire.
Non più spettatore inerte
ma acuto osservatore,
farfalla - ti senti
che volando di fiore in fiore
gusta il dolce aroma
del presente.

Stefania Pellegrini ©

mercoledì 3 giugno 2020

Felicità

(Foto di lisa runnels da Pixabay )

Felicità chi sei? - Non c'è ragione
che ti dia un volto.

Passi - invisibile agli occhi
e solo certe volte
sei palpabile al cuore.
Hai un nome bellissimo
dal profumo superlativo.
Sfiori i nostri cuori
nell'attimo così breve
che ogni carezza
sfuma in un respiro.

Dove sei? Forse nelle stelle cadenti
che sfrecciano in cielo,
nel profumo di rosa
che sboccia radiosa,
nella luce che apre i cuori all'amore.

Forse sei
nel sorriso lucente
trasparente d'un bimbo,
nell'onda che batte alla riva
impetuosa.
In quell'accordo – improvviso e volatile
con il tutto,
o nel cuore di un poeta
se riesce a cogliere l'infinito.

Stefania Pellegrini ©
Diritti riservati

Ultima pubblicazione ANNO 2020

Cercando l'Isola - Recensione di "Itaca nel cuore"

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