Ci eravamo seduti vicino
sul muretto che mirava l'infinito.
Dietro di noi il mezzogiorno cresceva
tra le parole di un tutto luminoso.
Era luglio,
di un’estate nuova, un’estate unica,
e mi pareva che l'azzurro pieno del
cielo
stesse per esplodere
tanto l'aria ferma attorno
era carica di magia
e rifletteva bianca
la purezza dei nostri sguardi
che approcciavano il primo incontro.
Così vicini, intensi
come la fioritura dei nostri
sorrisi
e dal magma delle parole
spuntò il desiderio di conoscenza
in un tutt'uno
con i nostri occhi
che si facevano cielo, mare profondo,
erano luna e stelle,
attimi senza veli
che per mano ci guidavano
dentro un mondo solo nostro.
Stefania Pellegrini ©
8 commenti:
Bellissimi versi. Delicati e sinceri.
Ringrazio per l'attenzione. Benvenuto nel mio blog.
Il primo in contro è sempre meraviglioso e sa di poesia.
A volte e proprio come entrare dentro al mondo, al mondo intero, a tutto il mondo
Certamente è difficile da dimenticare. Grazie per la visita, un saluto a te.
Quello diventa il tuo mondo e non vedi altro se non quello. Grazie Alberto per il commento. Un saluto a te.
Che profondità ed intensità. Bellissimo Stefania! 🥰
Grazie di cuore e buona Domenica.
Grazie a te per l'attenzione. Buona giornata.
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