Settembre affida ad ottobre
la sua malinconica grazia -
Saluta e passa.
L'uva è pronta per i tini
e le vette hanno già messo
la sciarpa.
La luce sempre più corta
smorza il sorriso al giorno
e coglie il contadino
sulla porta -
Una sedia - un bicchier di vino
e il vento sbarazzino
d'una stagione
che cerca di farsi amica
prima che il gelo soffochi il verde
e di bianco avvolga il campo.
Nelle movenze d'autunno
lui si trastulla -
degli ultimi tepori
s'abbevera sull'aia
e quiete di tempeste prega
alla campagna.
Stefania Pellegrini ©
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4 commenti:
Lo hai saputo descrivere alla perfezione.
Evocativa.
Una dolce descrizione del mese d'ottobre e del contadino che è capace di cogliere l'incanto di questo mese. Bella questa poesia.
Hai reso molto bene il lento spegnersi della stagione nel riposo invernale.
Brava
Ciao Stephy, torno a leggere piacevolmente questi versi sul mese di ottobre.
Il quale si gode gli ultimi tepori prima che l'invero tutto imbianchi.
Buon pomeriggio
Rakel
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