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domenica 31 dicembre 2023

Auguri - Buon 2024



Mentre l'anno vecchio
è in agonia
il nuovo ti prepari
a incontrare sulla via,
con sorprese nelle tasche
da svelare,
giorni uno sull'altro
a sommare.
Tu lì ad augurare,
augurarti sia speciale:
magico, di pace.
Bello e ricco in salute
di gioie ferace.
Lo vorresti un mago
a fare miracoli di magia
per il povero, l'emarginato,
ché la miseria sia un ricordo
e ognuno rispettato.
Ma sai bene che è solo
un sogno:
Lo tsunami è in agguato,
il dolore dietro l'angolo
accampato.
Eppure come il pane
ogni fetta ti prepari
ad assaporare,
nuovi semi a dimorare.
Ché sia speranza ancora!
E così ogni anno...
il desiderio si colora.
Magari chissà ...
Prima o poi migliora.

Stefania Pellegrini ©

lunedì 9 novembre 2020

Il nostro vento

 

Hanno pettinato le nuvole
questa mattina,
e un cerchio opalescente
avvolge un sole malato
che balugina sfuocato là
dove curvano sinuose le montagne.
La campagna assopita – riposa.
Una foschia apparente
prevarica le colline – le culla –
le protegge da sguardi indiscreti.
Sul passo di ieri il nostro giorno
lentamente avanza
senza pretese si siede a fianco.
Il sole sbadiglia – addita lontano
la quiete di un vento
che ha perso la sua energia
ma ancora guida il sogno che ci rimane.

Stefania Pellegrini ©

venerdì 3 luglio 2020

Luglio


Luglio... sei lettere sul foglio,
il sole
alto allo zenit,
un baffo di vento e il giovinetto
sulla soglia
preme per entrare.


La porta si apre - si chiude
a un ripetersi
già incontrato.
E i giorni sfumano,
uno sull'altro - scorciano il fiato.

L'alito caldo,
la salita a metà dell'anno,
il mare – il cielo...
Inchiostro azzurro
fissa il passo sul foglio -
la voglia d'andare,
di liberar sogni dagli ormeggi,
sfuggir pensieri stanchi,
fradici di sudore.

E lui si pavoneggia,
sorride invitante.
Lo guardi - incalza radioso,
specchia sole - luce -
fiammeggia ardente calore -
solfeggia note ariose.
Rifrange il lago
cullando l'aria in calma piatta.

Se non fermi il passo
corre via -
prima di averlo abbracciato.

Stefania Pellegrini©
DIRITTI RISERVATI

martedì 25 febbraio 2020

E' tornata

La primavera apre storie di musici in amore.
Sono le prime gialle corolle
che della forsizia sbocciano silenziose,
sottili labbra di un fermento
che vibra ancora timido - sotteso
in mezzo al terreno.
Piove - ogni cosa ha grigio sapore.
Febbraio accennato, alza il capo
e prepara concime per il nuovo raccolto.
Se poi la neve poggerà la sua mano
ogni cosa avvolgerà  
e il giorno dovrà attendere per gioire dei colori.
Ma a te che passi nel viottolo silenzioso
il giallo espande il cuore
e già ti prepari al risveglio
che si articolerà – notte - tempo.
Sorpresa
ti scoprirai ad ammirare tra giunture
le vulve vanitose
che sbocceranno a grappoli copiose.

Stefania Pellegrini ©

lunedì 17 febbraio 2020

Neve in febbraio

Claude Monet

Di tenerezza veste il giardino
bianca, impalpabile
poggia delicata sui crocchi
la neve in Febbraio.
Nel gioco di vento, libera,
lei svolazza.
Eccola con stelle di cristallo
poggiare carezze dolci, lievi
sulle vezzose
prime margherite.
Di silenzio profondo
avvolge fitta
contagia l'aria tutta:
le fronde d'abete, i passeri
straniti
da visione fatata.
Un'idea di purezza,
di quiete irreale mi circonda.
Profumo di palpabile magia
impiglia nell'esca la mente,
seduce, conquista
risveglia il mio animo bambino.
Scenderà la notte
sulla coltre ovattata,
scenderà il sonno sulla valle.
Ancora domani l'inverno
stringerà forte tra le dita
la sua bellezza ritrovata.

Stefania Pellegrini © 
DIRITTI RISERVATI

martedì 11 febbraio 2020

Libecciata


Mugugnava il mare
al vento di libeccio.
Onde a balzi convulsi
battevano gli scogli
e schiuma s’arruffava
in gioco violento.
Con forza penetrava la spiaggia
e a sé l’attirava.
Dai vetri le bianche nubi
nel cielo di bistro
vedevo rincorrersi via veloci.
Calavano su di me
umidi sentori
di rivoli d’inquietudine
incrinando
limitate certezze.
Un miagolio di gatto lamentava
al vento
che alzava convulso manciate
di polvere,
spazzava tegole dai tetti.
Non c’era rotta quei giorni che
trovasse la riva
non c’era pace nel cuore che
non conoscesse lamento.

Stefania Pellegrini ©
(pubblicata su Isole – END-Edizioni)

sabato 25 gennaio 2020

Quel suono sconosciuto

Ha voce possente - tra gli scogli
s'inarca - si dondola in giochi d'onda
e ovattati suoni leva
di echi fruscianti.
Il mare avvince - trasporta
nel ritmo
di un andare - venire
mai uguale.

La mente in quella musica si perde:
tra scogli,
anse - mormorii sommessi.
E vedo il mio trascorrere
indistinguibile
in un votice di strade,
di passato - di domani.
Gli azzardi - le soste,
le fughe - le riprese,
nel tempo che trascina inesorabile.

Stefania Pellegrini ©


mercoledì 22 gennaio 2020

Non chiedermi!


Non chiedermi- non so dove vado.
        Non ho ali per volare
         e la mia vela
         non trova vento
per sollevarsi.

Plano tra le pareti del nulla,
aliante sfinito
aspetto un refolo
che mi riporti
sulla nuvola del sogno inseguito.

         Arriverà - sono certa,
anche domani.
         Sarà una sua carezza
ad incrociare le nostre strade,
        ad aprire la porta al desiderio.

Ma non so - se sarò ancora boa
ormeggiata
al riflusso del tuo silenzio.

Stefania Pellegrini ©
DIRITTI RISERVATI

domenica 19 gennaio 2020

Ricerca



È inarrestabile il fermento - vocii inutili 
rumoreggiano - assordano,
assediando la mente.
Di qua - di là,
frastuono riecheggia privo di spessore,
così cerco il silenzio
per schiudere la porta
alla comprensione
del suo mondo sfuggente,
sconosciuto - segreto. 
Certe volte lo scopro nel movimento
che incendia le albe chiare
o dà il là alla prima stella, altre
conciliante – solitario,
è sortilegio
di muti abbandonisuoni nascosti
che evocano ricordi,
viaggi di inattesi incontri.
E se dalla faccia scivola la maschera
indossata ogni giorno,
s'illumina l’attimo,
avvicinandomi all’armonia del tutto.

Stefania Pellegrini ©
DIRITTI RISERVATI


domenica 1 dicembre 2019

Note stonate

FOTO-ELABORAZIONE
Tornavo nella sera
nubi caricavano l'orizzonte
minacciose, cupe.
La luce grigia dell'autunno
incombeva astiosa.

L'avevo attesa come
alla sera la luna.
Rubiconda e perlata idea
ammantata dei veli
del perdono
dolce nettare d'un sorriso
palpabile rugiada
sulla pelle ambrata.

Ronzavano nella stranulata luce
api come impazzite
note stonate si rincorrevano
nella mente confusa.
Il vento spazzava via
le foglie accartocciate
l'ultima speranza
mancava i passi della sera. 

©Stefania Pellegrini
TUTTI I DIRITTI RISERVATI

giovedì 28 novembre 2019

Richiamo nella sera

Pigolio di luci e fior di sera
il mare è solo ricordo
ma io vado cercandone l'ombra.
Seppur lontano
richiamo mi cresce dentro
brusio d'ape in amore
alito di vento.
Un lento montare d'onde
ansanti a tratti
di ricordi in attesa
torna ai passi
di strade dismesse.
Squarci di luci tra veli di nebbie
ride il sole da luoghi lontani
l'aria odora di gelsomini bianchi.
Dolce riflusso
si fa spazio e culla
l'anima si fa corolla e trova la pace
nel cuore. 

Stefania Pellegrini ©
(dalla raccolta Isole)

lunedì 25 novembre 2019

Giornata contro la violenza sulle donne

Opera di Artemisia Gentileschi
 
Carezzare il sogno

Carezzare il sogno, poi vederlo sfumare …
Sognavi t’adagiasse su tappeti
di petali di rose,
rosso fuoco ad incendiare
vene sotterranee del pensiero.
Di riempire coppe stracolme
di essenze e di gioie.
Volare coi venti di note tra i capelli,
e su labbra tumide
carezze da gocce di miele.
Oh mia cara amica,
smarrito sorriso di donna,
l’amore non ha più ali per volare.
E il desiderio scivola su lucchetti dorati,
mani irrispettose
quando parole lancinanti da ire furenti
come frecce dritte al cuore,
e gesti dolci travestiti
ti vendono tutto, come amore.
La morsa del ragno t’impiglia alla rete
i resti del sogno nella campana di vetro.
Gomitoli di tristezze, vapori di illusioni
sullo spettro
di un nome che non riconosci.


Stefania Pellegrini ©

DIRITTI D’AUTORE Art. 8 della legge. 633/41

lunedì 6 maggio 2019

Un amore per sempre

Quando il tempo confonderà
quell'immagine
che sorride ai miei giorni felici,
verrò a cercarti, ricordo.
Mi mostrerai il suo volto, la sua voce.
Dal cofanetto segreto
cristalli di luce degli istanti vissuti,
i giorni, le ore
si muoveranno sulle note del cuore.
Emozioni sgorgheranno
come acqua sorgiva va
verso la fonte del suo piacere.
Ma tu non tradire
il mio intimo desiderio:
questo anelito
è di un amore per sempre!
 
Stefania Pellegrini ©

venerdì 26 aprile 2019

Tu mia aurora



Tu qui per voce ancora

nel mio trascorrere

di piccola cosa,

nel sorriso di stella

che dal cielo indica la via.

         Vivere di te,

         dell'aria che respiri.

Il tempo non conosce tempo

quando a me t'avvicini.

Di luce - di colore

veste la tua ombra,

di desiderio - d'amore

parla al cuore.

Il giorno è fresco passo

di luce su cristalli di rugiada,

mentre timida e incerta

          m'appari

          stella del primo mattino.

Il mio tempo si riempie ancora

tra nuovi stupori,

di te mia aurora.

Ti stringo ancora a me - resta.

           Non sfuggirmi ora.
 
Stefania Pellegrini©

Ultima pubblicazione ANNO 2020

Cercando l'Isola - Recensione di "Itaca nel cuore"

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