venerdì 15 novembre 2019

Che mi dici figlio

Jean Sala



Che mi dici figlio del tempo 
che divide i nostri giorni
delle parole rubate
ai tuoi oggi,
i domani immaginati
lontani dai nostri ieri.

A quello che resta
di non detto, tra le pieghe
di questa assenza
che slabbra, dilata contorni
  del mio silenzio.

Che riecheggia passi
malfermi di bimbo,
il battito di certe notti
del tuo cuore sul petto.
Il vociare gioioso d'una casa
che oggi indistinto fluttua
nel vuoto inesorabile
del tempo.

Ritmico gocciolio,
rubinetto socchiuso
assilla, logora,
non dà tregua. Dove sei,
cosa fai?
Tu, sagoma inseguita
a cui mi aggrappo,
per non smarrirmi
per non sentire il vuoto
che mi cresce dentro. 

Stefania Pellegrini©

DIRITTI D'AUTORE Art. 8 della legge. 633/41

martedì 12 novembre 2019

Nostalgia di tempo

Ramon Casas 
 
Torniamo a parlare di noi
solfeggi lontani
voce di tempo
impressa dentro.
Sfogliamo pagine e pagine
di accordi nostalgici.
Vento rapisce
il nostro cicaleccio stupito
incredulo
solleva la patina
accartocciata dei giorni.
Ci mostra stralci interrotti
volatili ricordi.
Fioche essenze amare, dolci
chiaroscuri
di nubi lontane
in un cielo pallido di luci.
Fiori secchi, appassiti
odorano polvere e muffa.
Persi gli ebbri aromi
e gli ardori di quei giorni
resta compagna
la voce dei nostri cuori.
Stefania Pellegrini ©
(pubblicata su Isole-END-Edizioni) 

lunedì 4 novembre 2019

Sfoglia il tempo la mia vita


Sfoglia il tempo la mia vita
pagine su pagine
a cercare un senso
a questo passare.

Immobile la luna resta
a guardare

il lento fluire
del fiume al mare.
E mi chiedo perchè,
nell'essere non è il rimanere.

Sarò polvere che al vento vola
ma vorrei essere roccia
che il mare sfiora
ed eterna guardare
come la luna

il mare.

Stefania Pellegrini ©

DIRITTI D'AUTORE Art. 8 della legge. 633/41 
 
 

giovedì 31 ottobre 2019

Al due novembre

Vincent Van Gogh

Ora la casa vostra ho visitato
mie care anime passate.
Oggi il sole l'illumina tutta
i fiori profumano di memoria
ma questo giorno per me
è buio di parole e di presenze
di ricordo solo s'alimenta
amaro e penoso inseguendo
le vostre ombre mute.
Non ha parole, non ha voce per me
questa nuda pietra al camposanto.
Nel mio immaginario vi cerco
s'apre il sipario e lente vi vedo
una ad una passare,
lontane, irraggiungibili oramai.
Nella pallida e cruda luce
di novembre
labbra cercano altre labbra,
mani altre mani,
un suono, una voce, un tocco.
Ma i cipressi millenari così alti
oggi vegliano
proteggendo rispettosi i silenzi vostri.
                                        
Stefania Pellegrini©


DIRITTI D'AUTORE Art. 8 della legge. 633/41

mercoledì 30 ottobre 2019

Migrazione

Arrivano, volteggiano
le loro ali al vento
in un un gioco di aerei voli
rivolti a oriente.
Son gli uccelli migratori
che giunta l'ora
in nugoli
si apprestano ad andare
dove il sole
non smagrirà le ore.

Presto...
sonnecchierà il passero
presso le foglie del bosso,
sibilerà il vento greve
spoglio di fischi canori.
E la notte
il gelo filerà
merletti di brina in giardino.

E tu che guardi...
All'albor dei freddi
giù il cappotto dall'armadio,
tra la luna e il sole smarrito
terrai ben saldi i sogni
e cercherai ancora il sorriso 
per sorseggiare la vita
che fugge.

Proverai il volo a vista,
oserai ancora!
Finchè l'anima non posa
perché il tempo non dimora.
E ancora, ancora...
finchè le labbra
non mancheranno il giorno
all'ultimo sogno.
 
Stefania Pellegrini ©
 
DIRITTI D'AUTORE Art. 8 della legge. 633/41
 

venerdì 25 ottobre 2019

Davanti alla vecchia cornice


Sorridono i due giovani
dietro la vecchia cornice.
Li guardiamo, a fatica
riconosciamo lo sguardo
schietto, schiuso
al riflesso dorato della luce.

- Chi siamo ora, dove andiamo? -
Non hai risposte!
So che indietro non si torna,
e nel giorno monotono, il vento
ha solite note.

Mi smarrisco
tra questo tempo in fuga
ingordo e cieco
che del domani non mostra la via.
La tela dei giorni è deformata,
ha cicatrici,
cimosa logora, pieghe sbiadite.
Navighiamo. Già lo sento -
navighiamo a vista.

Ma la tua mano chiusa nella mia
è certezza,
profuma di memorie.
Non aprirla!
L'autunno non trova parole,
arrossisce d'eccentrici colori.
Stringimi a te,
tra le sue sfumature
ritroveremo le impronte di allora,
per ripercorrerle
ancora.
 
Stefania Pellegrini ©
 
OGNI DIRITTO RISERVATO

domenica 20 ottobre 2019

I fiori di lillà

Delicata, fragile - ti ho trovata,
oggi più di ieri,
lo sguardo vagante
di una bimba che ha perso
la sua bambola di pezza.
Ho indugiato
tra i tratti del tuo volto
per snodare dal ricordo il carosello 
delle stagioni,
per ritrovarti negli occhi che conobbi.
Ho provato a distoglierti
dal limbo in cui vivi da tempo
come una perla chiusa
nella sua conchiglia.
Ho sfiorato timorosa - carezzato
la sottile mano ossuta,
  sperando!
Sperando neppur io so cosa,
forse di vedere
sul tuo pallido volto
fiorire un timido sorriso, un cenno
di saluto, un raggio di sole improvviso
che bucasse le nubi
del tuo cielo ombroso.
Ma i tuoi occhi distanti
non hanno distolto lo sguardo
dalla finestra.
E i fiori di lillà,
che ti ho portato ieri,
stanno appassendo nel vaso. 

Stefania Pellegrini ©

OGNI DIRITTO RISERVATO ALL'AUTRICE

Ultima pubblicazione ANNO 2020

Cercando l'Isola - Recensione di "Itaca nel cuore"

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