giovedì 18 dicembre 2025

Sulla via di casa

 



La neve attesa s'attarda
dietro raggi di sole
respira il bosco sbadigli di luce
e madidi muschi gemono
lacrime di ghiaccio.
L'aria trasuda languida
struggente attesa
mentre sulla via di casa
faccio ritorno.
Gelido il vento di dicembre
rapprende il mio fiato
in un silenzio che m'avvolge
pregno d'umori assonnati.
E un brivido m'attraversa
nell'ora che presto aprirà
a bagliori di scintille.
Quanti miseri
staranno vagando ora
per un po' di tepore
e un rifugio di pace!
Dove Sei? Eppure ci Sei,
ma io non Ti vedo.
Alzo lo sguardo al cielo e
  Ti cerco. 

Stefania Pellegrini©

martedì 2 dicembre 2025

Dicembre

 


Il grigio pallore del giorno
che langue sempre più corto,
le alte vette abbrunate
spruzzate pepe e sale,
il paese avvolto
nel pungente gelo
a ricordarmi
l'ultimo mese dell'anno
e l'aria velata
che incerta ritarda
gli attesi fiocchi di neve
sulla valle.
Gelo al vento ed inseguo
un lontano
dolce canto di zampogne
mentre il ricordo
sfarina lento
nostalgia di quel piccolo,
vecchio
presepe d'una volta.

Stefania Pellegrini ©

domenica 9 novembre 2025

La goccia

 



Una goccia scivolata
dall’apice di un ramo spoglio
pendula limpida, pura,
incerta a restare.
Brilla fragile come cristallo
mentre in lei si specchia
la corteccia di un albero.
Dondola, tremula,
cader non vuole, ma
ignora d'aver vita breve.
Basterà l’arrivo di un refolo
di vento, o un uccellino
a smuovere il ramo
ma nella magia dell’inverno
può anche accadere
di rimanere casta gemma
per un giorno.

Stefania Pellegrini ©




lunedì 20 ottobre 2025

Ci sono sere

 


Ci sono sere che un’ombra intravedo
nel vago mutare della stanza,
non diversa, ma figura com’eri
mentre sedevi al tavolo nel nostro quotidiano.
Eppure non è come esserci,
non è come ritrovare la luce del tuo sguardo,
la tua voce nell’aria, le mie mani
che si riempiono di baci.

Le rose di ieri non rifioriranno
ma in questa vita appassita, ancora vita c’è,
se la stanza si fa piazza
e tra le voci dei nostri figli
un tempo buono siede senza fretta.
E allontana
ciò che è stato nel nostro vivere superato
e si sofferma 
sulla tua voce calda che intona una canzone
mentre dal giardino un dolce profumo sale
e vedo... vedo
dall’esitante chiarore del tempo lontano
che le nostre rose sono tornate.

È bellissimo sai, è come se di questi giorni
si levasse dalla polvere delle macerie
un calore che scalda,
fuoco che divampa nel deserto dentro me
e anima la tua ombra che si fa reale.

Stefania Pellegrini ©

OGNI DIRITTO RISERVATO ALL'AUTRICE  



lunedì 29 settembre 2025

Désarpa

 


E' tempo di migrare...
dall'azzurro del mare,
al respiro della montagna.
Anche per le mandrie a valle 
dai verdi pascoli  
lassù vicino al cielo.
Al frastuono sonoro di grossi
e preziosi campanacci
tu bambino gioirai.
E' festa al villaggio 
quando in fila, ordinate, 
le due regine davanti
sfileranno sulla via
adornate con rametti d'abete,
intrecci di nastri
e fiori rossi o bianchi
con il pastore 
 e il latrare festoso dei cani.
Arriveranno, con gli ultimi respiri
e il rimpianto
d'una calda estate.
Hanno bevuto alle fonti,
disceso tratturi
sempre umili e docili
 ai loro mandriani.
Andare e poi tornare
al vento, la pioggia e al sole
è il loro stare.
Bentornate, gli dirai,
tutto sommato
mi siete mancate.

Stefania Pellegrini ®

Ogni diritto riservato all'autore ©

Per Désarpa - in patois o franco-provenzale - si intende transumanza e coincide in Valle d'Aosta, per tradizione, con la festa di San Michele, il 29 settembre. E' un momento importante per la vita dell'allevatore, un giorno di festa da condividere con tutta la popolazione.



domenica 7 settembre 2025

L'ora nostra

 

Alfred Sisley


Vieni, siedi qui, vicino a me,
sì, su questa poltrona,
ha giusto il cuscino
per sorreggere la tua schiena.
Vedi, è così luminoso il giorno
e l'ombra del glicine
fa corolla al nostro sentire.
Non c'è vuoto da riempire oggi,
noi due siamo insieme
e il resto fuori
lasciamo che corra, che vada,
non facciamo entrare
la sua ombra nei nostri occhi.

È tutto così perfetto, unico
che non c'è suono che senta,
mi basta quello amato della tua voce,
il ritmo delle nostre parole
per riempire la distanza tra noi.
Salverò questo momento,
lo salverò dall'indifferenza del tempo,
per te, per me, per noi.
Non so cosa ci perderà,
cosa troveremo oltre questo giorno,
ma so che quest'ora è nostra.
Eccoci qui insieme,
sorridi allora, abbandonati al sogno.

 Stefania Pellegrini

TUTTI I DIRITTI RISERVATI AL'AUTRICE©


lunedì 28 luglio 2025

Quanto viva è l'estate

 


Quanto viva è quest'estate

e quanto smorto pare il tempo,

rassegnato il silenzio

che parla con se stesso

attraverso sagome d'ombre cinesi.

Dove trovo i sogni

che l'estate propagava

nel respiro caldo

di gioie condivise?

Bianchi gabbiani sorvolano fiocchi

cotonati cenerini,

niente pare essere, niente

rende la dolce illusione che il cuore

tornerà a battere come allora.

Poco rimane della mia giornata

e ogni gioia colta subito appassisce

tra i filari del tempo non più nostro.

Sfuma il meriggio

sul cadenzato canto delle cicale

batte sei rintocchi la torre campanaria

e l'ora s'adagia

nel quieto stormire della mia mente.


Stefania Pellegrini ©

(dalla raccolta: Quel che resta dei giorni Montedit Editore)

venerdì 4 luglio 2025

Ispirata

 


Valnontey - Cogne

E sempre di te, in ogni afflato
riconosco il messaggio
che il vento mi sussurra.
Sfumature di pacata morbidezza
musica la voce.
Ora fluide d'acqua che scorre
ora chiassose di grida di bimbi,
ora canto di note sussurrate.
Poi tonalità - timbri si fondono
in arpeggi di parole
che nascono - crescono,
in voce di intenso sentire
e prezioso si fa l'attimo.
Ristora uccello ciarliero
che s'abbevera
alla voce dell'ora.
Mi scopro più viva - più vera.
Forza improvvisa
m'avvolge - mi travolge,
non so resistere
all'energia che cattura.
E' forse un sogno?
Non so,
qualcosa - l'istante brucerà
e sulle voci l'ombra del silenzio
scenderà,
ma ora schiude il verso
un attimo di infinito.

Stefania Pellegrini ©

(dalla raccolta: ITACA NEL CUORE-CTL Editore Livorno)

sabato 7 giugno 2025

Danza al Giardino Paradisia

 


Al Giardino Paradisia è giunta l'estate,

preziosa di odori e colori,

e nell'ora che volge al crepuscolo,

sciamano magnifiche,

piccole, grandi, farfalle

gialle, azzurre, rosse, nere.

Una volteggia

sulla brezza di aromi profusi,

ondeggia lieve, festosa,

una danza di estrema grazia

e gioia, fanciullesco incanto pervade.

Le ali bianche come madreperla,

al centro gli occhi

di un vivo rosso sangue,

i delicati contorni scuri,

vira, sfiora il terreno, risale.

Svolazza, infine posa

sull'apice di un cardo violaceo

e distende le quattro ali sericee,

ampie, ferme, alla calda luce.

Oh, con quanta delicatezza

carezza l'umile fiore,

la sua austera bellezza.

Vive per amare, null'altro chiede

anche se breve sarà la sua danza.


Stefania Pellegrini ©

Ogni diritto riservato all'autore

martedì 20 maggio 2025

Lo squillo

 


foto Marie - da Pixabay


Ho posato il telefono sul tavolino

e aspetto, aspetto che il suo trillo

risvegli la casa deserta

e riempia questo vuoto

con il calore della tua voce,

del tuo essermi vicino

anche attraverso l'inevitabile

deteriorarsi del nostro tempo.

La tua voce che mi raggiunge

come lo scorrere del ruscello,

e noi vicini, e così lontani.

La tua voce a tranquillizzarmi,

la tua voce intensa

come il rosseggiare di un'altra aurora.

Così vicina, noi così lontani.

La tua bocca mentre mi sorridi,

il passo tuo, allegro accanto a me...

D'improvviso squilla...

Pronto?... PRONTO!

Riaggancio delusa.

La voce sconosciuta da un call – center

mi parla di pubblicità.


Stefania Pellegrini ©


domenica 11 maggio 2025

Inarrivabile poesia

 


Quell'inseguire senza poterla afferrare,

quella lontananza,

quell'armonia che mi stordisce,

incanto di bellezza,

che struggimento piove di note in petto.


Ritmo - melodia -

d'anima che pulsa nel bosco e in ogni cosa.

Quel mostrarsi, ritrarsi

che provo invano a decifrare.


Inarrivabile poesia,

che mai riuscirò a cantare

nella forza e la bellezza

che tanto attrae, intimorisce e fa sognare.


Stefania Pellegrini ©

Inedita - DIRITTI RISERVATI.


sabato 26 aprile 2025

Mia solitudine

 


Mia solitudine -

mio dolce - accogliente canto,

che sussurri al cuore

voce amica,

questo tempo è per te.

Resta - fammi compagnia

questa sera

e riuscirò a mirare lo sguardo

oltre la siepe.

Cingimi nell'abbraccio

con le stelle,

lucciole che guidano la speranza

di questa notte blu,

perché la nostra armonia

non sia turbata da parole stonate

che rumoreggia la mente.

Non sarà vuoto attorno,

ma parte dell'universo mi sentirò,

se musicherai il silenzio

con note di coinvolgente estro.


Stefania Pellegrini ©

(tratta dalla raccolta: ITACA NEL CUORE  - CTL Editore Livorno)

lunedì 14 aprile 2025

Tra profumi e balocchi

                                             

Bambole e specchi nel gioco

di bimba

tra profumi di talco e lavanda.

Baloccano, vezzeggiano

le piccole mani,

come sagome di un teatro

di ombre cinesi.

Così ti vedo,

danzare allegra ai miei occhi

il volo leggiadro

di gioco dei teneri anni.

Il vento scompiglia i dorati capelli,

un sole vivace illumina

il dolce sorriso.

Schietta, fresca

acqua di sorgente,

incontenibile energia

del torrente.

Il pensiero mi porta lontano

e la dolcezza si scioglie

come ambrate gocce di miele.

Vorrei fermarti nel tempo

mia piccola, dolce gazzella,

….il tuo cuore è leggero

e non conosce pene.


Stefania Pellegrini ©
Anno 2013

sabato 5 aprile 2025

La tua nuvola

 

Vincent Van Gogh


Non voglio diventare la tua nuvola
quella nuvola che si dissolve
in cielo e pare mai stata.
Voglio restare la tua luce,
lampada accesa nella stanza,
la voce del volto
che squarcia l'oblio,
la mano che ti ritrova, ti riporta
alla sorgente della nostra storia.
Voglio sentire
il battito commosso del mio cuore
 quando incontrerò i tuoi occhi nel buio.
Voglio farmi risacca
avvolgerti tra le mie braccia.

Stefania Pellegrini ©

(dalla raccolta: Quel che resta dei giorni. Edizioni Montedit)

sabato 22 marzo 2025

Nero petrolio

 


Nero petrolio la spiaggia

il mare,

nero petrolio è il suo pane.

Sta sull'isolotto ignaro

il cormorano ad asciugare

caliginose, vischiose piume

nero petrolio.

Quel che ancora non sa:

per l'incuria dell'uomo

non potrà più volare.


Stefania Pellegrini ©

sabato 15 marzo 2025

Al crepuscolo

 


Ancora giorno nella valle

ma le ombre già vestono

forme fantasiose ai piedi

delle montagne e il paese

è calato nella penombra.

Le ore scivolano lente

richiamando al silenzio

delle proprie case

anche la mente contagiata

s'adegua.

C'è un bisogno di calore,

di lasciarsi andare ai ricordi

del giorno.

E' l'ora di passaggio e d'attesa

anche la luce cede alla notte

pian piano il suo potere.

Rosee le bianche vette ora

a rispecchiarsi agli ultimi

sbadigli di luce

e l'ape attardata sonnecchia

nell'anima del rosso tulipano.

Stefania Pellegrini ©

sabato 8 marzo 2025

Otto marzo


Scultura in legno 

Oggi non è una mia poesia ad accogliervi, ma questo testo
che ritengo significativo.

Buon Otto marzo 

 In piedi, in piedi, signori, davanti a una donna,
per tutte le violenze consumate su di lei,
per le umiliazioni che ha subito,
per quel suo corpo che avete sfruttato
per l’intelligenza che avete calpestato
per l’ignoranza in cui l’avete tenuta
per quella bocca che le avete tappato
per la sua libertà che le avete negato
per le ali che le avete tarpato
per tutto questo
in piedi, Signori, in piedi davanti a una Donna.
E se ancora non vi bastasse,
alzatevi in piedi ogni volta che lei vi guarda l’anima
perché lei la sa vedere
perché lei sa farla cantare.
In piedi, sempre in piedi,
quando lei entra nella stanza e tutto risuona d’amore
quando lei vi accarezza una lacrima,
come se foste suo figlio!
Quando se ne sta zitta
nasconde nel suo dolore
la sua voglia terribile di volare.
Non cercate di consolarla
quando tutto crolla attorno a lei.
No, basta soltanto che vi sediate accanto a lei,
e che aspettiate che il suo cuore plachi il battito
che il mondo torni tranquillo a girare
e allora vedrete che sarà lei la prima
ad allungarvi una mano e ad alzarvi da terra,
innalzandovi verso il cielo
verso quel cielo immenso
a cui appartiene la sua anima
e dal quale voi non la strapperete mai
per questo in piedi
in piedi

davanti a una Donna. 

Testo tratto dallo spettacolo teatrale Chisciotte
con la regia di William Jean Bertozzo 


domenica 23 febbraio 2025

Primavera nell'aria

 


Guarda là, nubi maestose

corrono in gioco

di bianchi e grigi chiarori,

e il vento scrive in cielo

cammei di indecifrabili figure.

L'aria abbraccia il sole

deciso a render vana

l'opera artistica del gelo.

Forse il giorno

ha messo un nuovo abito

e invita tutti

al circolo del buon umore.


Stefania Pellegrini ©


sabato 15 febbraio 2025

Si è fatto il tempo

 



E' il tempo degli occhi aperti sul buio,
del coraggio del nome, della voce.
Sempre più forte sibila il vento
sui nostri cuori e ghiaccio e neve
potrebbero intralciare i nostri passi.
Ti vedo qui
simile alla luna, le stelle.
Irraggiungibile,
avvolto da un alone
di bagliore confuso che niente rimuove.
Sei qui
come sabbia lambita dalla marea
e ciò che vedo
non è ciò che conosco
mentre cerco lo sguardo, l'origine
che i miei occhi conobbero,
per incontrare ancora la sua luce.
Sei qui,
non sfuggirmi allora, resta.
Ho paura di questo incurvarsi,
deteriorarsi della materia,
non voglio pensare
che segni il passo al liquefarsi del tempo.

Stefania Pellegrini


(Tratta dalla raccolta: Quel che resta dei giorni - Anno 2024)

sabato 8 febbraio 2025

Ci sono sorrisi

 


Ci sono sorrisi limpidi
come acqua di sorgente
che specchiano luce
come linfa di sole sui fiori.
Passano,
meteore nel cielo,
ma nel lampo
rilasciano tracce
per il ricordo.

Ci sono sorrisi,
arcobaleni per giorni
di pioggia
che fanno
cadere muri,
smuovono vibrazioni.
Invitano piaceri
alla mensa del giorno,
si fanno coperta di stelle
oceano,
sole,
soffio di primavera sul cuore.

Stefania Pellegrini ©

(Poesia inedita)

Ultima pubblicazione ANNO 2020

Cercando l'Isola - Recensione di "Itaca nel cuore"

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