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domenica 21 marzo 2021

Oggi ancora insieme

 

Ricordi quel giorno?
Il tuo ritardo.
Tutti c’erano
sul piazzale della chiesa,
anch’io in macchina
ad aspettare.
“Facciamo un altro giro
intorno”,
disse il babbo all’autista.
Trascuravi la puntualità,
l’avevo imparato
da tempo.
Ma quel giorno, proprio quello,
non l’avevo pensato.
Arrivasti,
e questo solo contò.
L’attesa, la sua ansia
dimenticai in un attimo.
Inciampasti lungo la navata,
forse per l’emozione,
sotto braccio a tua madre.
Non ricordi?
Non è essenziale,
oggi siamo ancora insieme.
Del tempo attraversato,
della tanta strada percorsa
io sarò la tua memoria.

Stefania Pellegrini©

giovedì 4 marzo 2021

Sulla spinta di un ritorno

 


Nel passo fiacco di un venticello afoso
va il salutare del mare
alla pineta.
Accerchia il mezzogiorno estivo
sciogliendo nodi del passato,
in un affiorare lento
di struggenti note
assiepate tra mura salmastre
delle case sul lungomare.
È nostalgia,
che stilla umori inquieti
in forma di nubi sparse,
mi prende per mano
verso scorci, strade
di quand’ero bambina.
E si risveglia la favola tenera
alla vista della vecchia scuola,
la casa con la terrazza sul tetto,
la dismessa stazioncina
nell'odore di resina
di certi giorni,
respirati all'ombra della pineta.
Sulla spinta del ritorno
il ricordo srotola i suoi papiri
ma il rimando di giorni felici
ha struggimento di cose perdute,
un ritrovarsi a fatica
tra case demolite
e spiagge alterate dalle ruspe.
Un vuoto mi s’apre dentro
ma subito s’annulla,
quando di voi,
pilastro delle mie radici,
ritrovo il fiato nella voce
che sale dal mare in languida presa.

Stefania Pellegrini ©

sabato 20 febbraio 2021

Mio padre

 

Andava a caccia
con l'anima leggera
e il piglio della battuta.
Andava spensierato nel bosco
il giaccone
di fustagno marrone
e il fucile nuovo in spalla.
A casa poi
con le sue prede
fiero se ne tornava:
quando con una lepre o una pernice
nella sacca.
Infine loro le poverine
immortalava in un click
come trofei.
Era allegria
che portava festa in famiglia.
Ancora non capivo
ancora non pensavo
alla sorte
delle povere bestiole
fredde là
sul tavolo della cucina.

Stefania Pellegrini ©

(dalla raccolta Isole - END -Edizioni)

lunedì 15 febbraio 2021

Il maneggio

 

Dietro la staccionata di casa
non dimentico i cavalli bianchi
criniere al vento
pezzati neri, marroni
curiosi al seguito
dei miei giochi.
Lì sognavo la notte,
parevano onde
che s'inseguono sul mare.
Tanti
selvaggi
liberi al galoppo.
Lungo la vasta prateria
tuonanti
le code ondeggianti
le froge selvagge, i fianchi lucidi
e io con loro
a pelo senza redini
su una bianca e paziente cavalla.
Era stupore sulle labbra,
vento caldo sulla pelle,
ebbrezza di una libertà
ancora sognata.

Stefania Pellegrini ©
 

(dalla raccolta Isole - END Editore)

mercoledì 3 febbraio 2021

Crepuscolo sull'Arno

 

Scendeva l’ultima luce
sulle chiome dei tigli
il viale assorto e
spoglio d’ogni rumore
vestiva frammenti di quiete.
Sul fiume acque tacite
sfilavano
velate ombre della sera
mentre il cielo preparava
la strada alla prima stella.
Ci prendemmo per mano,
ci facemmo più vicini
timorosi di turbare
il momento.
Così dolce era ascoltare
dentro il silenzio
il ritmo dei nostri cuori,
solo assaporando dell’ora
la voce delle cose.

Stefania Pellegrini © 

(Dalla raccolta "Isole" - END Edizioni)

martedì 22 dicembre 2020

Il Natale tra sogno e realtà

 

Nel grembo tiepido del sogno
tra fili di seta
anime tra le fronde di un vedi, non vedi...
mamma - nonna -
il nonno
davanti alla stufa a legna,
le loro mani, i sorrisi
nel chiarore di un cristallo di neve
che riluce, scintilla istanti,
della magia di un Natale.
Non mi serve il ricordo
voglio che la voce
non sfugga senza suono
nell'onda che s'allunga, si ritrae.
Voglio note lontane
ritrovare
per colorare questi giorni fiochi -
spenti
tra divieti - regole -
numeri - percentuali.
Voglio l'allegria che vestiva la festa
intorno al grande tavolo - i fagioli
sulle tessere della tombola,
il dolce suono di zampogne
disperdersi in ogni dove.
Oggi metterò sulla tavola
un piatto anche per voi.
O sarà bello, vedrete.
Tutti stretti attorno la sera di Natale
e la mancanza si farà tepore,
nel caminetto del mio cuore. 

Stefania Pellegrini ©

lunedì 14 dicembre 2020

Se Natale

 

E se il Natale...avesse la magia
e il sapore d'un tempo:
lo specchio ovale della nonna,
le tazzine in porcellana rosa,
il comò in legno
con pizzi e merletti imbevuti
in essenze di lavanda,
aroma d'aghi d'abete
ad esalare nell'aria.
Denari d'argento, bastoni di mente
e mandarini appesi
al piccolo albero,
lembi di bambagia
e pendenti di fili chiari.
Tutti c'eravate allora,
in quei Natali lontani
alla grande tavola a gustare
tortelli in brodo e gallina lessa,
in allegria a sfogliare
pacchetti colorati.
Calze e sciarpe di lana
lavorate a mano
sbucavano
tra torroni e cioccolate grandi
e l'animo leggero gioiva
come armonia d'organo da chiesa.
Quanto sarebbe vero e unico
avervi ancora qui
col Bambinello che ritorna.
Sarebbe favola
col cuore di bambina
che rivive
nel piccolo presepe familiare
d'una volta.

Stefania Pellegrini© 

domenica 22 novembre 2020

Acquarello di vita

 

Assetata l'estate d'allora
rubava le risa - le folate d'allegria
urla e burla scanzonate,
i giorni scarmigliati
che più non resero
le ingenue bramosie
delle corse chiassose
tra eccitanti scoperte.
E svanirono così come voci
di passeri migrati
la mattina che lasciai
le persiane verdi
rimpetto al mare,
e salutai l'aria luminosa
pregna d'umori
del paese schietto e ridente.
Immagini di vita,
di scogli, di mare,
aromi di gigli
e un sole ardente,
con gli amici
a fare ala al mio andare.
Sfumarono con essa
e più non resero
la leggerezza dei giorni
all'ombra dei cortili,
il caldo olezzo
dell'accogliente pineta,
le complicità
di vaporose spume,
frizzanti, tra amabili riflussi.

Stefania Pellegrini ©

venerdì 13 novembre 2020

Sul fiume dei ricordi

Sul fiume Leffey fu amore

e luce nei miei ricordi

là dove chiuse erano le forme

nel tempo che corre

e tutto trasforma.

Bianchi riflessi

nel rivebero di sguardi passati,

lasciati e poi ritrovati.

Fu amore di luoghi,

canto di suoni,

ebbrezza di odori.

Nello scintillio della notte

si specchiò l'anima

sulle acque silenti,

e navigarono emozioni

a ritrovare ricordi puri

come aurore.
 
Stefania Pellegrini ©
(edita su Frammenti di specchio)

venerdì 9 ottobre 2020

Questa mia memoria

Bisbiglia su voci lontane
questa mia memoria
fiorita nella sera luminosa,
invadente nel ricordo di paese
disperso nel tempo...
di piedi scalzi, vesti rattoppate,
il vestito buono per la festa,
le scarpe risuolate.
Sibilano fionde al vento,
rimbalzano logori palloni
nel gioco gioioso di bimbi.
E improvvisa mi raggiunge
la voce di mio padre.
Un odore di terra bagnata,
di nepitella negli orti,
sapore di rimpianto
fluttua nell'aria
tra il desiderio che nasce e anela
a qualcosa di definito.
Così vago è il ricordo,
affollato di stelle nebulose.
Cerco le sue mani, il suo volto,
la sua presenza ancora
ma le immagini se le prende il vento
e svaniscono
come bolle di sapone.

Stefania Pellegrini ©
 

giovedì 24 settembre 2020

La scatola di latta

 

Nella scatola di latta –
vecchie lettere – cartoline,
dai bordi seppia sgualciti,
inchiostri sbiaditi dal tempo.
Un sentore di odori stantii -
di giorni passati,
di pensieri navigati -
aleggia leggero nell'aria.
Parole,
davanti agli occhi,
corrono sui fogli
come gioco di lucciole
di una sera estiva.
Volteggia una danza
in un nostalgico incontro
con volti lasciati
e le dita
sfiorano i fogli leggere,
timorose
di cederli al fuoco per sempre.
Intrecci di umori
in un frinir distante di cicale,
coglie la mente
il languido struggimento
di presenze andate.

Stefania Pellegrini ©

DIRITTI RISERVATI

mercoledì 16 settembre 2020

E nasce il giorno

 

E nasce,
insolitamente gaio,
il giorno.
In groppa alla luce
l'alba vivace sale
rubando ali alla notte.
Calma,
silenzio, per le corti ovunque.
Una canzone affiora,
tra le labbra è fremito dolce.
Alcun tarlo rode in petto,
la mente veleggia
come aliante
in un cielo senza nubi.
Lenta risacca d'onda
sopraggiunge
e il piacere apre le braccia.
Trillar di campanelli,
l'aria si riempie di suono vivace.
Lontane strade - cavalli alati,
carosello gira
adagio agli occhi.
Bisbigli lontani - odori indistinti
di basilico e menta,
volti appaiono,
vaghe stelle da un cielo velato.
La mente si siede
e abbraccia quel passato dolce
che porge la mano.
 
Stefania Pellegrini ©
DIRITTI RISERVATI

martedì 1 settembre 2020

DOMANI


Ancora un filo di luce
tiene appeso il giorno
prima del lento abbandono.
Tra poco gli sguardi
si perderanno nelle ombre
e un tappeto di stelle
cercherà di conquistare
il blu del cielo.
Un'altra sera,
tra petali appassiti di sogni
e spine scivolate
tra le pieghe dell'anima.
Un'altra sera coi miei silenzi
tra le ombre.
E allora vi sentirò
voci lontane dolci e invitanti
abbattere le fessure
della solitudine.
Vi vedrò folla di curiosi
numerosi arrivare,
animare il buio della stanza.
La notte ecco, s'avvicina
domani sarà un altro giorno
per sognare.

Stefania Pellegrini
(dalla raccolta "Tra le ali dei sogni")

giovedì 9 luglio 2020

Tra i rimpianti del passato


Vorrei tornassi a me, madre,
un solo istante.

 
Riavere il tempo amico gentile
arriso
all'animo mio leggero.
Vago nel profumo passito
dalle carezze sfiorite
e flebili voci salgono
in un canto errante
di mare sommerso nella conchiglia.

E vorrei consolare ciò che sospeso
nacque nel rimpianto.


Penso allo sbocciare precoce
di un inverno a cui la voce
non diede conforto,
alla distanza
che divise i nostri incontri.
A quei tuoi occhi tristi
persi in spire
di pensieri chiusi dalla pena
che le mie mani non colsero.

Anche se la tua voce lieve sarà
appesa ai palpiti
dei sogni,
torna sul mio cuore a posare
gioia di un ultimo saluto.
Un soffio di tenerezza muto
a sciogliere un amaro rimpianto.

Stefania Pellegrini ©
DIRITTI RISERVATI

martedì 30 giugno 2020

Noi insieme

Cavalcava i giorni un sentore
di semplici fiori di campo:
azzurri, gialli, screziati bianchi.
A mazzi ne raccoglievo
per la dolcezza dei profumi
dei copiosi grappoli pendenti
per la nascita dei nostri accordi.
I richiami del cuore
portavano carezze leggere
di un arpeggiare di note
gioiose.
Parlavano gli sguardi
una tenerezza silenziosa
sbocciata sull’armonia dei pensieri
e la parola diventava faro
sulla via.
Noi semplicemente
noi incontro ai giorni andavamo
scoprendoci pian piano
in un petalo per volta…
Ci ritrovammo appesi insieme
all’amo di una nuova vita.

Stefania Pellegrini ©
(raccolta Isole-END Edizioni)

martedì 9 giugno 2020

Un dolce canto

“Portate a lei questo canto
che desideri e nostalgie richiama
al “bel paese dove il sì suona
portatele l'amor
che a lei mi legherà per sempre”


All'acque d'Arno pregne di soffio marino
racconto di giorni felici,
alle dolci colline
pettinate d'ocra e di verde,
lido di mio padre, di mia madre,
dei miei avi.
La purezza dei contorni,
i contrasti d'olivi chiari e cipressi scuri,
quei cromatici effetti
di poetiche pitture
che scivolano struggenti dentro l'anima
quando a lei io torno.

E sento voce lontana chiamare
da strade percorse,
un dolce canto che a me svela
ogni volta meraviglia,
e qualcosa di puro, di vivo, arriva volando
sull'onda di un silenzio
di cui riconosco la forma,
e tra le sue braccia m'accoglie
figlia ritrovata.

Stefania Pellegrini ©
DIRITTI RISERVATI

domenica 29 marzo 2020

Tutto come sempre


La luce penetra il colore
giocando con i rossi
tulipani,
tuffandosi tra i timidi gialli.
D'accesa vivacità
si veste l'aria.
Vedo l'aiuola riflettere
d'un sole lontano
e s'intenerisce il cuore
nell'afflato di ricordo.
Un odore sale invadente
dalla terra sarchiata negli orti,
profuma di vita e d'energia
e di violacei lilla.
C'è nell'aria un benessere
di pace e tranquillità.
Tutto nel silenzio
si rinnova e trasforma
come sempre.
 
Stefania Pellegrini ©

domenica 15 marzo 2020

Lungo il Po


Attorno a tanta quiete…
Di silenzio in silenzio il pensiero
s’invola.
Alba familiare soggioga
e ricorda in un fischio di treno:
la stazione lontano… nebulosa
la prima sera tutta nostra.
Goccia a goccia
riempe la mia coppa
nostalgico sapore di nettare dolce
senso che vita reale accese
e colorò d’azzurro i giorni.
Ancora un fiume m’accoglieva
a pieni sorsi dissetava la mia sete
pagine e pagine scriveva
sui passi dell’amore.
In quel suo lento trascorrere
mi sono trovata donna.
Gioia colma nei riflessi l’anima
specchiava la sposa,
scopriva la madre.


Stefania Pellegrini©
(da Isole-END Edizioni)

giovedì 16 gennaio 2020

Le assenze

Del tempo passato lo sappiamo
la sorte ciò che toglie non riporta.
E ci sono giorni in cui gli spazi vuoti
rifiutano le assenze
o bruciano cera di rimpianto
senza pudore.

Altri come oggi cantano ricordi
arrivando a musicare
spartiti di calde melodie,
fluttuando forme da angoli bui
in uno spazio
cosmico pieno di luce.

Affiorano allora timidi
gli istanti di una vita
tra le pagine pressate del libro
con l'odore dolce - amaro
dei piaceri ritrovati.
L'armonia dei giorni andati,
e l'onda di riflusso
delle parole
che attizzavano sicurezze al cuore.

Stefania Pellegrini ©

DIRITTI RISERVATI

martedì 10 dicembre 2019

Fare ordine

Avevo chiuso emozioni in un cassetto:
fogli bianchi … scritti
con colori e penne diverse,
poi il tempo aveva fatto il resto.
Erano tutti lì: sgualciti, ingialliti,
a tratti sbiaditi, impressi nella gioia,
strappati dal dolore.
Oggi mi sono detta:
è tempo di riordinare, rielaborare,
liberarmi di ciò ch'è stato,
come in un vecchio armadio
gettare ciò ch'è superato.
Ma le intenzioni fanno strada
ai timori,
non voglio ascoltare echi
di pietre smosse
ritrovare spine di rose rosse,
odori e suoni aspri,
lacrime di cera
su mozziconi di candele spente.
Certo il vento avrà spazzato
via le nubi
e il tempo, mi dico, onda su onda
dispiega voce nuova
addolcita di suoni e di umori.
Potrò guardare leggera ai profili passati?
Stefania Pellegrini ©
DIRITTI D'AUTORE Art. 8 della legge. 633/41
 

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Cercando l'Isola - Recensione di "Itaca nel cuore"

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